Inizia a sgonfiarsi il caso Cosenza-Salernitana. Al netto del tentativo - legittimo, ma obiettivamente poco sportivo - dei calabresi di tutelare i propri interessi (quali?), ci sono almeno tre elementi che giocano totalmente a favore della Salernitana:

1)L'oggetto di discussione dell'eventuale reclamo (ad ora solo preannunciato) è l'ammonizione al calciatore Ba. In assenza di autorizzazione ad entrare in campo, il regolamento prevede che il direttore di gara debba interrompere il gioco alla prima occasione utile ammonendo l'atleta in sovrannumero, riprendendo con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria danneggiata dall'inferiorità numerica. Dionisi ha dunque applicato alla lettera il regolamento.

2)Fa testo esclusivamente il referto dell'arbitro; quale terna ammetterebbe di aver commesso una svista così clamorosa che costerebbe "il posto di lavoro"? Stando a quanto trapela, nel referto c'è scritto chiaramente che Dionisi e il quarto uomo avessero autorizzato le prime due sostituzioni (la prova è la documentazione presente nel taccuino, con numeri e minutaggi) e non la terza, al punto che Bruccini ha preso parte attiva all'azione senza che la panchina del Cosenza, tra l'altro, lo esortasse a lasciare il campo. Quasi come se implicitamente avallassero l'illecita superiorità. Nemmeno il commissario di campo può stravolgere quanto stabilito da Dionisi, giudice supremo di una situazione chiarita molto bene anche dalle immagini televisive a disposizione delle due società e del giudice sportivo. Ci sono due calciatori del Cosenza che escono e battono il cinque con i compagni, un terzo che entra nella mischia senza che il quarto uomo fornisca alcuna indicazione (che, comunque, non è suppletiva all'ok definitivo che deve essere sempre e solo dell'arbitro). Aggiungiamo che è stato il team manager ad alzare il tabellone luminoso indicando la sostituzione, in maniera anche frettolosa.

3)In quei 24 secondi non è accaduto nulla che potesse influenzare l'esito del gioco. L'ammonizione è giusta (secondo voci vicine al presidente Nicchi andava sanzionato anche Bruccini, tra l'altro già ammonito), il secondo giallo è sacrosanto. Stop. Il ricorso del Cosenza si baserebbe sul nulla. Tra l'altro la Salernitana potrebbe chiedere la vittoria a tavolino per 3-0 dal momento che sono stati usati quattro e non tre slot per le sostituzioni, come previsto dal regolamento.

Ad ogni modo il giudice sportivo non omologherà, da prassi, il risultato e la Salernitana aspetterà le motivazioni ufficiali prima di affidarsi all'avvocato Gentile, mentre il Cosenza è già in accordo con Di Cintio. Le possibilità che la partita venga ripetuta sono ridotte al lumicino, del resto anche in caso di accertato errore tecnico la ripetizione non è assolutamente automatica e, negli ultimi anni, non ci sono precedenti del genere a favore del Cosenza.

Sezione: News / Data: Mar 01 dicembre 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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