Arrivati a  questo punto della stagione, toccherà al presidente Iervolino (che ieri è tornato a seguire la squadra in trasferta dopo due mesi) trasformare l'amarezza per una stagione fallimentare in voglia di riscattarsi da subito. Occorrono un direttore generale che, già da oggi, capisca su chi poter contare per il prossimo campionato, un direttore sportivo da campo che funga da sergente di ferro (resta in piedi la pista Foggia) e un allenatore di categoria col quale aprire un progetto a lungo termine.

C'è la volontà di restare a Salerno? E' questo il vero punto interrogativo che spinge i tifosi a preoccuparsi più per ciò che sarà che per una retrocessione che dovrebbe diventare aritmetica in occasione della trasferta di Frosinone. Resta inspiegabile la perdita d'entusiasmo da parte di un presidente che, qualche mese fa, parlava di zona sinistra, sogno europeo, Cavani in attacco e modello Atalanta salvo poi fare un passo indietro e allestire una squadra che ha fatto tremendamente fatica sin dalla prima giornata.

"Resto se i tifosi sono con me" ha detto il patron di recente, quando poi è proprio la tifoseria l'unica componente che non è mai venuta meno. Sussiste il no al confronto pubblico e al dialogo con i club organizzati, ma questi silenzi dopo proclami di "sinallagma d'amore" a chi giovano? In fondo a Salerno basta poco per ricreare entusiasmo e per riprendere a camminare assieme. A patto che si faccia chiarezza una volta per tutte.

Sezione: News / Data: Dom 14 aprile 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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