La tifoseria organizzata non ha preso ancora una posizione ufficiale sul caro biglietti. Soltanto il presidente del Centro di Coordinamento Riccardo Santoro ha detto che "bisogna comunque dare un aiuto economico ad una società neofita, che ha investito tantissimi milioni e che ha salvato due volte la Salernitana. Nelle partite di cartello è fisiologico che i prezzi siano elevati, accade dappertutto". In molti, però, resteranno a casa ancora una volta e sperano che, per la doppia sfida interna consecutiva contro Lazio e Monza, ci possano essere quelle iniziative promesse un anno fa e, ad ora, mai realizzate anche a causa dell'indisponibilità di un settore popolare. Nel corso del Granata By Night sono intervenuti il presidente del Granata Group Center Maurizio Tagliaferri e l'ex calciatrice della Salernitana e opinionista Annamaria Portanova. Dichiarazioni unanimi: "Non è ammissibile che un bambino di 2 anni abbia dovuto pagare 47 euro per vedere la partita dalla curva. Rispetto all'anno scorso, quando tutti parteciparono alla cavalcata finale dando un contributo fondamentale, vediamo molte meno famiglie sugli spalti. Un padre di famiglia dovrebbe spendere mediamente 180 euro a partita per portare i propri figli, è un qualcosa di inaccettabile soprattutto dopo le promesse fatte nel giorno della presentazione. Evidentemente preferiscono l'incasso dell'occasionale alla fidelizzazione del tifoso. Iervolino è un imprenditore ed è legittimo debba anche guadagnare, nessuno gli disconosce questo. Ma si potrebbe almeno entrare nelle scuole, consentire agli abbonati di portare un parente gratis o a prezzo ridotto. Perchè non si è proposto un mini abbonamento per queste 4 gare con Milan, Torino, Napoli e Juventus come si fece l'anno scorso senza società e con il botteghino che serviva per pagare gli stipendi?".

Sezione: News / Data: Ven 03 febbraio 2023 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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