Forse non ci rendiamo conto di quanto sarebbe drammatico - sul piano sportivo - retrocedere in serie C. Ormai da tempo tutto ciò che ruota attorno alla Salernitana pare essersi appiattito. Altro che dodicesimo uomo, grande tifoseria e piazza straordinaria. Cerchiamo di tornare con i piedi per terra e di trovare la strada giusta per ricaricare l'ambiente in vista di un rush finale che non può prescindere dall'apporto dell gente. In modalità 7%, tanto per intenderci.

Ribadiamo quanto detto l'altro ieri: assodate le responsabilità dell'ambiente, di parte dell'informazione, dei sostenitori di sè stessi, della proprietà, di Petrachi, dei precedenti allenatori...vogliamo provare a fare fronte comune fino a giugno per il bene della Salernitana o, pur di portare avanti le proprie tesi, si abbandona la nave aspettando la C?

Una volta Salerno era capace di fare la differenza nei momenti decisivi, oggi c'erano gli stessi spettatori di Salerno Calcio-Budoni. Onore a loro, ovviamente. Stoici, innamorati, quelli che hanno diritto di contestare e di dire la propria e che certo non si accontentano di filosofeggiare su questi maledetti social.

Domenica, contro la capolista, si è vista una squadra che ha lottato fino alla fine, con un allenatore che deve avere il tempo di amalgamare un gruppo che subirà ancora grossi stravolgimenti e che potrà trasmettere il suo senso d'appartenenza. I nuovi innesti sembrano tutti all'altezza. Ora c'è la Reggiana: saremo capaci di caricare per tutta la settimana spingendo la gente a venire allo stadio o, come spesso accaduto nella storia, saremo bravi a farci del male da soli?

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 12 gennaio 2025 alle 20:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print