Luca Gotti ha compiuto la sua missione. Fabio Liverani l’ha fallita. E va a casa, praticamente licenziato in diretta dall’a.d. della Salernitana Maurizio Milan. È il terzo allenatore che frana a Salerno, dopo Paulo Sousa e Pippo Inzaghi che, probabilmente, dovrà rimettersi la tuta granata addosso perché è sotto contratto fino a giugno. La cronaca di una morte annunciata arriva in una giornata uggiosa che diventa una notte di inferno con la squadra martoriata dai fischi a fine partita da una curva che per tutta la partita col Lecce l’aveva solo incoraggiata per tentare l’ultimo possibile miracolo.

Non è avvenuto. Cosa resterà? Un inutile mostruoso possesso palla, il 71,4%, di pochissimo inferiore a quello di Cagliari (71,5%), le straordinarie parate di Wladimiro Falcone in versione Batman. Il portiere romano ha detto no a Tchoauna, Pirola, Maggiore, Gomis, Simy.

Ma la partita l’ha vinta il Lecce di Luca Gotti sfruttando bene la prima vera occasione con Krstovic bravo ad anticipare Manolas e aiutato in modo decisivo da Gyomber riapparso come per magia e da terzino dopo sei gare. E’ presto per dire se Gotti ha dato una svolta alla squadra ereditata da Roberto D’Aversa dopo la testata a Henry. Il Lecce non ha giocato una gran partita, ma l’applicazione è stata perfetta, l’atteggiamento giusto, la resilienza ancora di più. (...)

Mission compiuta e prima vittoria esterna del torneo. Che ridà serenità, perché a 28 punti si sta più sereni. Chi non è serena è, invece, la Salernitana che ha perso anche le residue speranze di poter restare in A. Ora comincia un calvario di nove partite che la squadra granata dovrà affrontare difendendo almeno l’orgoglio. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 17 marzo 2024 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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