"Quando ho la possibilità seguo la Salernitana, sicuramente dispiace vederla in quella posizione di classifica dopo i tanti sforzi che abbiamo fatto per vincere il campionato di serie B oltre ogni pronostico e senza essere i favoriti. Quando le cose vanno male è ovvio che le responsabilità vadano equamente condivise, ma l'ultimo posto è frutto dei primi sei mesi vissuti tra mille difficoltà e tanta incertezza. Vuoi o non vuoi allenarsi senza una proprietà alle spalle e con l'enigma della cessione ha avuto la sua incidenza specialmente dal punto di vista mentale, oggi tutto si è risolto e c'è un professionista molto serio che può garantire un gran futuro a prescindere da come andrà a finire. Sono certo che i miei ex compagni sapranno tirare fuori qualcosa in più nel rush finale, la vittoria contro la Sampdoria ha restituito un minimo di ottimismo e di entusiasmo". Così il difensore della Reggina Ramzi Aya intercettato dalla nostra redazione. L'ex granata prosegue: "Non ho nessun tipo di rimpianto, nemmeno per la cessione a gennaio. Abbiamo tutti dato tanto per riportare la Salernitana in serie A, andar via fa parte del gioco ma è evidente mi sia dispiaciuto lasciare Salerno. Ora sono felice alla Reggina, è una città che mi piace e c'è un ambiente che segue con affetto le sorti della squadra. Ho un altro anno di contratto e vedremo cosa accadrà in futuro, fa piacere aver ritrovato anche Lombardi che, per fortuna, ha messo da parte i pregressi infortuni e ha voglia di dimostrare che ottimo calciatore sia".

Ancora su quest'anno: "Ricordo certamente la partita interna con l'Empoli, la mia ultima apparizione con la maglia granata. Dopo 40 minuti perdevamo 4-0, un vero dispiacere. Mister Colantuono era appena arrivato e optò per un 3-4-3 stile Atalanta, con ripartenze e pressing alto. E' evidente che le cose non siano andate come l'avevamo preparata. Quanto pesa un allenatore per la cessione di un calciatore? Senza dubbio può aver avuto la sua incidenza, ma molto dipende anche dalla dirigenza e dalla società. Non sempre un direttore sportivo avalla ogni indicazione dello staff tecnico, se c'è una partenza evidentemente tutte le parti in causa sono d'accordo. Ripeto, non ho rimpianti: è andata così, speriamo che la Salernitana possa restare in serie A. C'è anche le partita interna con il Cagliari che, giocata in un Arechi pieno, può essere ancora decisiva". Si apre l'angolo dei ricordi: "Quando arrivai c'era Ventura in panchina e la squadra si ritrovava nelle zone alte della classifica, purtroppo poi la pandemia ha creato grossi problemi a tutti anche in ambito sportivo. Probabilmente ci è mancato il pubblico nelle due gare che perdemmo con Empoli e Spezia, con la spinta della gente forse poteva andare diversamente e ci dispiacque. Con mister Castori, poi, abbiamo scritto una pagina bellissima di sport e mi dà fastidio si parli ancora di fortuna. La buona sorte ti può togliere o dare tre punti, ma se conquisti tanti punti e un sacco di vittorie vuol dire che meriti di andare in A e sei più forte delle altre. Prendiamo l'esempio della gara col Venezia, da 0-1 a 2-1 per noi al 93'. Altro che fortuna: se la ribalti in quel modo, significa che in pieno recupero sei ancora nell'area avversaria e non ti accontenti nemmeno del pareggio maturato in extremis. E' questione di mentalità. Poi a Pescara, con quel 3-0 netto, ci fu l'apoteosi".

Infine un pensiero proprio su Castori: "In B ha svolto un ottimo lavoro, ma anche in serie A credo si sia comportato bene e mi è dispiaciuto per l'esonero. Ha svolto una preparazione estiva in modalità cantiere aperto, eravamo numericamente contati e non c'era la possibilità di lavorare in condizioni di normalità anche per la vicenda societaria che, come detto, condiziona. Ci può assolutamente stare una falsa partenza, la squadra non riuscì da subito a calarsi nella mentalità della categoria e le due sconfitte di fila per 4-0 certificarono le nostre fisiologiche difficoltà. Ricordo, però, che contro Bologna, Sassuolo e Atalanta è stata un grande Salernitana, abbiamo raccolto molto meno di quanto meritassimo. Ci può stare, in A, una sconfitta sul campo dello Spezia dopo aver dominato per 45 minuti". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 20 aprile 2022 alle 17:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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