Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, il doppio ex Guido Di Deo ha presentato così la partita in programma questa sera analizzando anche nel complesso il momento vissuto dai granata e il distacco dei tifosi dalla squadra. Ecco le sue dichiarazioni:

Che partita si aspetta stasera allo Stirpe?

"Una gara importante tra due squadre che stanno facendo benissimo fino a questo momento. Sarà un match equilibrato, deciso da un episodio e combattuto fino alla fine. Sarà fondamentale restare concentrati in qualunque fase della partita perchè ogni momento può essere quello giusto per sbloccare lo 0-0".

Gara non semplice per la Salernitana che, numeri alla mano, ha sofferto con alcune big come Spal, Lecce e Brescia. Cosa serve per il definitivo salto di qualità?

"Il Lecce è una delle più accreditate per il salto di categoria, ma la Salernitana ha fatto un'ottima figura costruendo le occasioni più importanti addirittura per vincerla. A Brescia credo sia stato un incidente di percorso, la classica giornata no e la peggior Salernitana di quest'anno. Come ha detto anche Castori, però, il gruppo ha saputo ritrovare immediatamente lo spirito battagliero, utile a imbruttire l'avversario in attesa di trovare lo spunto vincente per andare in vantaggio. Non c'è tanto palleggio, ma si verticalizza subito sugli attaccanti: il Frosinone farà la gara, i granata aspetteranno di ribaltare il fronte".

Quanto è cambiato il calcio rispetto al passato?

"La tattica oggi è quasi prevalente, spesso assistiamo a partite non bellissime e decide dagli episodi. L'emotività continua a giocare un ruolo importante, ci sono squadre che partono fortissimo ma subiscono gol alla prima difficoltà e non riescono a ritrovarsi nell'arco dei 90 minuti. Il carattere conta molto, anche per questo la Salernitana può dare filo da torcere a chiunque. In Italia ci sono tanti allenatori bravi che sanno preparare bene le gare, non è facile vedere questo famoso bel gioco perchè tutti sono preparati e nessuno vuole perdere. Oggi non si punta solo ad avere una propria idea, ma anche a depotenziare l'avversario. I dati parlano chiaro: il 75% delle partite si decide su palla inattiva, questo fotografa bene la situazione".

Lei conosce bene il pubblico dell'Arechi, da quasi un anno le squadre non hanno la spinta del pubblico e contro il Lecce sarebbe stato determinante avere la spinta del tifo. Ora è uno svantaggio o un vantaggio scendere in campo a porte chiuse?

"Non avere il tifo all'Arechi è senza dubbio uno svantaggio, a Salerno ho fatto tutta la trafila del settore giovanile per poi arrivare alla prima squadra. Il carico emotivo conta, in piazze importanti ci può essere un contraccolpo nei momenti difficili ma la pressione deve essere trasformata in uno stimolo. In una situazione del genere, con una Salernitana che viaggia stabilmente nelle prime posizioni della classifica, lo stadio pieno avrebbe rappresentato l'uomo in più. Il classico dodicesimo. Tante partite le abbiamo vinte grazie ai nostri tifosi, altrettante ne abbiamo perse perchè quella maglia non è per tutti. Quando il pallone pesa diventa complicato, ma immagino che contro il Lecce ci sarebbero state migliaia e migliaia di persone a spingere dal riscaldamento fino al 95'".

La tifoseria chiede a gran voce un ribaltone societario, cosa ne pensa?

"Leggo di posizioni piuttosto contrastanti, è una situazione che va avanti da tempo. Per il bene della Salernitana e per raggiungere i risultati sarebbe necessario lavorare in un ambiente sereno, per raggiungere gli obiettivi c'è bisogno di tutti e non è una frase fatta. Anche la stampa ha un ruolo importante, è fondamentale viaggiare in un'unica direzione. Sono convinto, però, che nessuno auguri il male ai granata pur contestando aspramente Lotito".

Che mercato va fatto a gennaio?

"Ora c'è un tour de force di gare fino alla sosta e molto sarà determinato da quanti punti arriveranno e da come la Salernitana arriverà a gennaio in classifica. C'è un direttore sportivo come Fabiani che è un maestro e sa quello che si deve fare. Spesso si parla di questo famoso centrocampista che deve dettare i tempi, ma il regista non serve in tutte le squadre. L'atteggiamento tattico della Salernitana va in questa direzione, con il lancio dalle retrovie per l'attaccante centrale e un centrocampo poco coinvolto in fase di possesso. Secondo me andranno alla ricerca di altre caratteristiche. Aggiungo: i risultati sono ottimi, guai a sottovalutare la forza dell'attuale organico. La perdita di Akpro? Evidentemente tutti erano d'accordo fosse arrivato il momento del grande salto. Era un valore importante per la categoria e per la Salernitana, in A ha fatto ottime partite segnando anche un gol prezioso in Champions. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma sarà stata una scelta condivisa".

Un pronostico?

"Sono stato benissimo a Salerno, ma anche a Frosinone. Conosco il presidente e so che è una persona molto ambiziosa. Non sono molto bravo a indovinare i risultati, ma spero che entrambe possano festeggiare la promozione a fine anno".

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 18 dicembre 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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