Questo pomeriggio il tecnico della Salernitana Paulo Sousa è stato ospite del Liceo Scientifico ‘Francesco Severi’ a Salerno, in un incontro carico di emozioni contraddistinto dall'entusiasmo dei tantissimi allievi presenti. Tutti vestiti di granata e pronti ad assistere dal vivo alla partita in programma sabato pomeriggio allo stadio Arechi contro l'Udinese. Cori da stadio, sventolio di bandiere, autografi, foto ricordo e la riproposizione delle canzoni tipiche del vasto repertorio della curva Sud. Spettacolare, emozionante, conferma del fatto che i giovani sono sempre più innamorati della prima realtà calcistica cittadina. Il mister, entrato nell’aula magna travolto dall'entusiasmo di studenti e insegnanti, ha dialogato con Don Roberto, cappellano della Salernitana. Tema della lezione l’importanza dello sport nell’educazione giovanile. Lo ha fatto con un racconto a tutto campo, partendo dalla sua adolescenza e dal rapporto con gli insegnanti, suoi maestri di vita. Per Sousa l’educazione deve essere a tutto campo, indirizzante al coraggio e alla fruizione di stimoli. Ha ricordato anche un episodio risalente agli inizi della sua carriera, quando un giovane Paulo Sousa era cercato dalle grandi di Portogallo ed era finito al Benfica perché il padre aveva dato la sua parola a quel club. E non ha cambiato idea, pur davanti ad allettanti offerte economiche di Porto e Sporting. Stando sempre sul calcio ha ribadito la necessità dell’empatia, della dedizione costante al lavoro nonché di un atteggiamento responsabile a tutti i livelli: solo così si raggiunge l’unità necessaria per vincere. Ultimo pensiero ai tifosi, a cominciare dagli studenti che l’hanno accolto come un eroe, con citazione al Siberiano: “Il futuro sono i tifosi. È la nostra vita e la Salernitana è la nostra vita”. 

Questo, in sintesi, il discorso di Sousa: "Il futuro sono i tifosi, nient’altro. Diverse persone riescono ad attraversare i fiumi perché identificano strategicamente i punti più stretti ed insidiosi. C'è chi nuota e rischia di non arrivare e, in quel momento, la famiglia e gli amici rappresentano la corrente che ci aiutano a restare a galla fino ad ultimare la rincorsa. E' l'intuizione a capire come arrivare all'obiettivo, il focus deve essere sempre incentrato sulla volontà, sulla capacità e sulla voglia di andare oltre i propri limiti, a patto che ci sia umiltà per riconoscerli. Anche per questo ringrazio i calciatori, si sono messi a disposizione e hanno lavorato per apprendere, per crescere e per migliorare. Sono stati bravi, abbiamo fatto passi da gigante. Nel giorno del primo allenamento ho detto una cosa fondamentale ai ragazzi: qui non siamo io, siamo noi. Siamo la Salernitana. E la Salernitana è la nostra vita".

Sezione: News / Data: Gio 25 maggio 2023 alle 20:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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