Questione di tempo. Alla fine del secondo tempo, dopo l’ennesima partita persa, i tifosi della Salernitana gridano “vergognatevi, mercenari” all’indirizzo dei calciatori. Pure il Monza espugna l’Arechi e tra le colpe di questa squadra c’è anche l’aver reso lo stadio di Salerno terra di conquista per tutti. “C’è ancora tempo, il campionato non è finito” si affretta a dire Maurizio Milan. Con tutto il rispetto, il tempo delle chiacchiere è finito e non da oggi o da ieri.

Non è più tempo di valutazioni o di decisioni. Queste andavano fatte e prese tempo addietro. La situazione ormai è compromessa a causa del tanto tempo perso, si capirà se per negligenza o per altro. Ma forse, ormai, ciò poco importa. La frittata è fatta e le uova si sono rotte ad inizio stagione. Ora la società parla di “pugno duro” e di “interventi a gamba tesa nella gestione sportiva”. Ancora una volta ascoltiamo proclami, tra l’altro fuori tempo.

E forse anche fuori luogo perché bisognerebbe avere fiducia piena in chi opera per conto della società con conseguente responsabilità per queste figure. Ed invece prima è stato delegittimato De Sanctis per vari mesi, poi si prende Sabatini senza dargli gli strumenti adeguati per il mercato di riparazione né il direttore sportivo che aveva chiesto al suo fianco.

Tempo che sembra non avere per la Salernitana Danilo Iervolino, assente ieri e la settimana scorsa a Milano. Nei momenti difficili sarebbe fondamentale la sua presenza, il presidente invece ha saltato entrambe le partite del neo allenatore Liverani.

L’ultima volta di Iervolino allo stadio risale alla gara di quindici giorni fa con l’Empoli quando andò via prima della fine del match. Dagli annunci ambiziosi e roboanti, che parlavano finanche di Europa, al lassismo della società. Tempo scaduto, adesso serve chiarezza per il futuro.

Sezione: News / Data: Dom 25 febbraio 2024 alle 20:30 / Fonte: liratv, salernonotizie
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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