Ogni epoca ha le sue caratteristiche, ogni generazione è figlia dei tempi che si vivono. E, purtroppo e per fortuna, viviamo in una società tecnologicamente avanzata in cui è cambiato radicalmente tutto. Dalla comunicazione al modo di rapportarsi agli altri. Sotto questo aspetto, le tifoserie italiane sono state messe a dura prova e troppo spesso i social rappresentano minoranze rumorose che danno un'idea distorta della realtà. Il Centro di Coordinamento non ci sta a rassegnarsi ad una realtà in cui si è perso il piacere di stare insieme, di chiacchierare di Salernitana nella sede di un club piuttosto che davanti a un bar come accadeva nell'era Vestuti. E così, in collaborazione con la società, si sta studiando un affascinante progetto volto a coinvolgere le nuove generazioni e a rivivere le emozioni di un tempo. Quando il calcio era davvero della gente. Ecco le parole del vice presidente Massimo Falci: "Falci: "La mia storia personale in veste di appassionato inizia con i Panthers Granata, gruppo di via Irno al quale mi iscrissi con gioia. Mi sono innamorato della Salernitana guardando i tifosi: ricordo ancora la mia prima allo stadio, giocavamo contro il Teramo. Era il 1977 e in curva sparavano le "cipolle". Quell'entusiasmo mi ha conquistato tantissimo, dal Vestuti all'Arechi l'emozione è sempre stata la stessa. Ricordo le sedi a via dei Principati, a via Zara, con incontri tra amici accomunati dalla medesima passione. Biliardino, flipper, carambola e...chiacchierate a tinte granata fino a tarda notte. Nel 2015 mi sono affiliato al Centro di Coordinamento, abbiamo accolto molti club che hanno aperto sedi in giro per l'Italia. Ai tempi dei social il mondo del tifo è cambiato radicalmente ovunque: dal bar dello sport siamo passati a whatsapp, con la deriva dei social che spesso danno voce a teorie folli e personaggi assolutamente da isolare. La minoranza rumorosa che però destabilizza. Il mio auspicio, anche un po' da nostalgico, è di tornare ai tempi degli anni Ottanta in cui non vedevamo l'ora di finire di studiare per ritrovarci a parlare di calcio. Il Centro di Coordinamento, capeggiato dal presidente Riccardo Santoro, si è posto un obiettivo che sarà parte fondamentale del nostro progetto: tornare alle origini, far capire alle nuove generazioni il valore del gruppo, della sede, dell'aggregazione. E l'entusiasmo generale ci aiuterà a lavorare in questa direzione. C'è grande fiducia in questa società che ha ravvivato quel sentimento che covava sotto la cenere. Abbiamo ingoiato polvere e masticato amaro, ora è tempo di sognare". 

Sezione: News / Data: Sab 08 ottobre 2022 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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