È passato quasi un anno da quel tunnel ad Osimhen e quel gran sinistro quasi all’incrocio che gelò il Maradona rimandando lo scudetto del Napoli. Allora Boulaye Dia era l’uomo simbolo di una Salernitana che correva a grandi falcate verso la salvezza anticipata. Sedici gol e sei assist alla fine del campionato scorso per l’attaccante senegalese, che inevitabilmente divenne l’uomo mercato del club campano.

Oggi Dia, rientrato ieri dagli impegni con la sua Nazionale, si allena a parte, cioè da solo con la guida di un preparatore, dopo il provvedimento della Salernitana, che ha usato il pugno duro per una serie di comportamenti del giocatore. L’ultimo, quello di rifiutarsi di entrare in campo nei minuti conclusivi del match di Udine.

La decisione di metterlo fuori rosa, l’istanza al Collegio Arbitrale con la richiesta di decurtazione del 50% del suo stipendio dal giorno del comportamento contestato fino a giugno e l’ulteriore richiesta di un risarcimento danni di 20 milioni la dicono lunga sulle scelte del club (ma potrebbe esserci un accordo transattivo). Nelle ore conclusive del mercato estivo il Wolverhampton chiese il giocatore in prestito con diritto di riscatto a 18 milioni.

Proposta rifiutata a muso duro dall’allora diesse De Sanctis. Iniziarono i "mal di pancia" del giocatore, che non fu convocato per la gara di Lecce, poi andò in Nazionale, gli fu diagnosticato un infortunio, lui si recò prima a casa, in Francia, per ragioni familiari, poi rientrò in sede. Quindi i problemi delle ultime settimane.

Sezione: News / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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