Numeri preoccupanti quelli della Salernitana, nel segno del 3: tre sono le sconfitte consecutive, tre sono le gare consecutive senza andare in rete, tre sono le sconfitte interne consecutive, con 2 goal fatti e ben 7 subiti. Dati allarmanti, dati da retrocessione certa. La cura Colantuono non funziona, e le assenze non possono essere una giustificazione: 5 gare, di cui 3 in casa, e solo 3 punti conquistati, con 4 reti fatte e ben 11 subite. Ma il dato più allarmente resta l'attacco: solo 10 goal segnati da inizio stagione, meno di uno a partita, tra le medie più basse d'Europa. Nei massimi campionati d'Europa infatti peggio ha fatto solo il Norwich, con 7 reti segnate ma con una gara in meno. 

Nella precedente era Castori si pensava che il problema fosse l'atteggiamento rinunciatario della squadra castoriana, troppo concentrata a non prenderle e a non far giocare l'avversario. Con Colantuono la musica non è cambiata: poche reti segnate, molte subite, nonostante un approccio più propositivo in fase offensiva. Simy non convince, Djiuric quando gioca dall'inizio non incide, Gondo è evanescente, Bonazzoli incostante: resta solo Ribery, con il peso dei suoi anni e di un piede destro che non calcia quasi mai verso la porta. Senza centrocampisti in grado di portare pericoli, Mamadou Coulibaly a parte, la situazione reti segnate diventa un vero e proprio fardello che la Salernitana si porterà sulla testa, almeno fino al mercato di Gennaio. A Cagliari ultima chiamata: una sconfitta vorrebbe dire salutare il treno salvezza, che dista da stasera già 4 lunghezze, mai così tante da inizio campionato. 

Sezione: News / Data: Dom 21 novembre 2021 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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