SALERNITANA: la verità di Alberto Bollini sul caso Donnarumma

C'era anche Alberto Bollini tra i 220 spettatori che ieri hanno assistito alla partita inaugurale delle Universiadi all'Arechi. Il mister, intercettato da molti tifosi e dai colleghi del quotidiano Il Mattino, ha parlato a lungo della sua esperienza sulla panchina granata ricordando non solo che sono sempre stati raggiunti gli obiettivi pur con un mercato non roboante (esattamente il contrario, specialmente a gennaio), ma che Claudio Lotito lo ha esonerato con una posizione di classifica lusinghiera a pochissime lunghezze dai play off. Qualcuno gli ha ricordato la gestione Donnarumma, attaccante che talvolta ha giocato esterno offensivo palesando difficoltà di adattamento. Bollini, sempre molto attento e preciso, ha risposto con una statistica che ribalta, di fatto, questa leggenda popolare: Donnarumma non solo ha giocato con continuità (out per un mese e mezzo soltanto perchè infortunato), ma nella stragrande maggioranza dei casi al fianco di Coda (o Joao Silva) nel 4-3-1-2. 

"Quando sono arrivato voleva già andare via" ha dichiarato "poi l'ho convinto a restare al termine di una riunione. L'estate successiva si è verificata una cosa analoga, ma ormai i giochi erano fatti e le decisioni erano state prese". Tradotto: Alfredo Donnarumma aveva intenzione di lasciare Salerno anche a causa di un mancato rinnovo- con annesso adeguamento dell'ingaggio- che incrinò i rapporti con la società. Ancora oggi si discute del suo addio. Sia per lo scarso rendimento di quasi tutti i successori, sia per gli zero euro entrati nelle casse societarie dopo il passaggio all'Empoli. Quanto a Bollini, ad oggi è stato forse il migliore visto all'opera a Salerno: da subentrante ha sfiorato i play off in B vincendo 4 partite consecutive e chiudendo con il successo per 2-0 sull'Avellino, l'anno dopo la sua squadra esprimeva in piena emergenza un buon calcio, era a -3 dalla zona spareggi, vinse lo storico derby al Partenio per 3-2 e riusciva ad effettuare rimonte incredibili.