Negli ultimi giorni si sta parlando con insistenza della possibilità di riaprire le porte degli stadi italiani, ovviamente nel rispetto delle normative vigenti, con l'obbligo di indossare la mascherina e con capienze notevolmente ridotte. Immaginare a stretto giro di posta 30-40mila spettatori sugli spalti è utopia, del resto si fosse giocata senza pubblico Atalanta-Valencia forse oggi staremmo contando meno vittime e meno contagi. Piangere sul latte versato certamente non aiuta, allo stesso tempo però non si può nemmeno vivere in un regime quotidiano di paura specialmente in quelle regioni con contagi vicinissimi allo zero e che, presumibilmente, tra un mese avranno messo tutto alle spalle. La Salernitana ha lanciato la proposta: 2700 abbonati allo stadio suddivisi per settori, seduti a distanza di due metri e controllati dalle telecamere a circuito chiuso per individuare subito comportamenti irresponsabili. Gli scienziati, rispetto alle settimane scorse, sembrano meno pessimisti e potrebbe aggiornarsi in merito entro fine giugno. Il Governatore Vincenzo De Luca e il Comune di Salerno, tuttavia, ad ora restano perentori: si potrà tornare a tifare "live" nella migliore delle ipotesi entro l'inizio del 2021. E' chiaro, però, che il comitato tecnico-scientifico, l'Istituto Superiore della Sanità e l'OMS abbiano competenze superiori in materia e segnali d'apertura non potranno essere affatto ignorati. 

Sezione: News / Data: Gio 28 maggio 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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