Una scelta quasi rassegnata, per chiudere al più presto una stagione "maledetta" e avere più tempo per programmare al meglio la prossima, cercando di non commettere gli stessi errori. La Salernitana, dopo Paulo Sousa, Inzaghi e Liverani, si affida a Stefano Colantuono, che avrà l'arduo compito di riportare un po' di serenità in un gruppo che sembra smarrito e ferito soprattutto dal caso Dia.

Per il 61enne romano è un ritorno in panchina dopo oltre due anni, proprio nell'ultima squadra allenata, prima di assumere il ruolo di responsabile del settore giovanile. Una carriera cominciata nel lontano 2002, dalla Sambenedettese, e proseguita con Catania, Perugia, Atalanta, Palermo, Torino, Udinese e Bari. Colantuono, nella sua terza tappa a Salerno, sarà affiancato da Manolo Pestrin e Franck Ribery e avrà oggi pomeriggio il suo primo contatto con la squadra, alla ripresa degli allenamenti senza i cinque giocatori convocati con le rispettive nazionali (Grigoris Kastanos, Norbert Gyomber, Guillermo Ochoa, Lorenzo Pirola e Boulaye Dia).

Alla fine, dunque, ha prevalso un discorso di "comodità" e il presidente Danilo Iervolino ha scelto una figura che è ormai di casa nel club campano. Un traghettatore che dovrà cercare di guidare la barca fino a fine maggio restituendo un po' di grinta e motivazioni, perse definitivamente dopo l'esonero di Pippo Inzaghi. L'ex attaccante era stato nuovamente contattato ma chiedeva garanzie contrattuali e progettuali che il presidente non è stato in grado di offrirgli. Difficile pensare a un miracolo (11 punti di ritardo dalla quartultima a 9 giornate dalla fine del campionato sono un po' troppi), a Salerno si pensa già al futuro, cercando di salvare il salvabile.

Sezione: News / Data: Mar 19 marzo 2024 alle 11:00 / Fonte: TMW
Autore: Lorenzo Portanova
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