Una delegazione ultras ha incontrato in queste ore i calciatori della Salernitana.  A poche ore da una partita determinante per le sorti dei granata, la parte più calda del tifo ha inteso confrontarsi con il gruppo e con lo staff tecnico esortando chiunque "non se la senta" a farsi da parte. Stando a quanto filtra, i supporters della Bersagliera hanno rimarcato i sacrifici fatti dalla piazza, con una media di 18mila spettatori per le gare casalinghe e 1500 per i match in campo esterno.

Clima teso, parole anche forti ma tutto si è svolto con la civiltà e la compostezza che da sempre ha contraddistinto la tifoseria. Chi entrerà ha confermato massimo sostegno dal riscaldamento fino al 95' "ma vogliamo vedere magliette sudate e cattiveria agonistica", chi resterà fuori ha spiegato i motivi del dissenso pur ribadendo amore per la maglia e per la città di Salerno. Ha presenziato anche il team manager Salvatore Avallone, salernitano doc che sta vivendo con enorme trasporto emotivo questi giorni così delicati per il futuro del calcio salernitano.

Pur in questo momento particolarmente divisi, gli ultras hanno una linea comune sulla protesta nei confronti della società. Una contestazione civile, pacifica e serena che potrebbe andare in scena o dopo la partita di domenica a prescindere da quello che sarà il risultato o nei prossimi giorni come accaduto a luglio del 2024. La tifoseria indica nella proprietà la responsabile principale per un biennio horror e chiederà un confronto pubblico a Iervolino o una conferenza stampa utile a fare chiarezza e a spiegare cosa abbia spinto la società ad attuare un tale ridimensionamento.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 17:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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