A poche ore dalla partita contro la Sampdoria che deciderà una stagione, i tifosi della Salernitana continuano a protestare nei confronti della Lega e della FIGC che, come noto, hanno consentito ai blucerchiati di giocarsi una seconda chance pur essendo meritatamente retrocessi sul campo dopo lo 0-0 di Castellammare con la Juve Stabia. La gente non ha l'anello al naso e si è resa perfettamente conto che troppe situazioni sono quantomeno anomale: il rinvio sine die senza riunire il consiglio direttivo e senza deferimenti ufficiali, le indagini sul Brescia di cui ci si ricorda alla vigilia del match col Frosinone, le date dello spareggio fissate ancor prima delle sentenze dei tribunali.

E così sono stati esposti in città e in provincia numerosi striscioni all'indirizzo di Gravina e della Lega B e anche parte della provincia ha aderito con convinzione appoggiando la scelta di disertare. "Spiega a un bambino come decidere le partite a tavolino", "Vergognati e dimettiti, sei la rovina del calcio", "Da parte nostra sarà sempre contestazione, avete rovinato il calcio" tre degli slogan scelti dagli ultras, oltre ad altri dal contenuto più offensivo che preferiamo omettere.

A Salerno non è annunciata la presenza nè di Gravina, nè di Bedin, ma è chiaro che l'eco della protesta salernitana sarà giunta anche alle loro orecchie. Si ricordino in futuro cosa hanno fatto ad una piazza che già nel 2021 era stata metaforicamente etichettata come la pecora nera di un calcio italiano ormai in caduta libera e che avrebbe bisogno di facce nuove. Non di squadre iscritte sulla base di garanzie teoriche o che si giocano i playout da terzultimi. Aggiungiamo una riflessione finale: anche chi entrerà allo stadio è pienamente d'accordo sulla protesta del Direttivo Salerno. Segnale evidente che sarebbe un peccato dividersi condividendo la stessa battaglia. Salerno non dia a questi signori la soddisfazione di aver alimentato tensione.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 20 giugno 2025 alle 22:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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