In principio fu Antonio Candreva. Fischiato, offeso, sputato pur essendo stato tra i pochissimi a onorare la maglia l'anno scorso e a metterci la faccia, fino all'ultima partita. Poi è toccato a Martusciello, "reo" di non aver fatto rendere al massimo la squadra per colpa di un sistema di gioco non adeguato alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Ora, dopo il 4-0 di Reggio Emilia e in attesa che l'ambiente punti il dito contro Colantuono invocando il ritorno del suo predecessore, gli improperi sono tutti rivolti ai giocatori.

La caccia al capro espiatorio è partita, insomma. E' colpa di Fiorillo che ha sbagliato il rinvio, di Ferrari che è incappato in una giornata horror proprio contro il "suo" Sassuolo o del centravanti polacco che la porta proprio non la vede. E allora fischi, insulti, il solito coro "meritiamo di più" che ormai non sortisce alcun effetto (non chiamatela contestazione!) e gruppo che torna a testa bassa negli spogliatoi, senza nessun esponente della società che ci metta la faccia, che vada sotto il settore ospiti assieme a loro, che ricordi a tutti tra quante difficoltà questi ragazzi stanno lavorando.

Detto in termini spiccioli: ma è colpa loro se sono scarsi? E' colpa di Simy se, dopo quattro anni pessimi, si ritrova a reggere il peso dell'attacco sulle spalle? E' colpa di Ruggeri e Bronn se gli si chiede di fare la differenza in serie B? E' colpa di Soriano se è stato fermo per un anno e mezzo e si pretendono le giocate che appartengono ormai al passato?

Fino a quando non si capirà che le responsabilità vanno ricercate altrove, non si andrà da nessuna parte. Del resto era bastato il ritorno fugace del patron al Mary Rosy per riesumare il partito del "grazie presidente" che pare viva altrove da due anni e che - siamo certi - tornerà in auge quando la Salernitana tornerà alla vittoria. Magari già domenica, vista la caratura modesta dell'avversario.

Riteniamo, comunque, che i giocatori siano gli ultimi colpevoli. Perchè questo gruppo, al netto di pecche e lacune palesi, è inattaccabile dal punto di vista dell'impegno, dell'attaccamento, della personalità, della voglia di provarci fino alla fine. Lo spogliatoio, bonificato da Petrachi, è composto da tanti leader che hanno preso a cuore le sorti della Bersagliera e ha raccolto molto, ma molto meno di quanto prodotto. Se poi vogliamo auto-convincerci che la causa del terzultimo posto siano i rinvii di Fiorillo o gli stop sbagliati da Tello è un altro discorso e alziamo bandiera bianca.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 29 novembre 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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