“Il Centro di Coordinamento, anche per dare voce a tantissime richieste che sono arrivate in queste ore, ha messo in campo una iniziativa ufficiale che speriamo ci permetta di fare chiarezza: vogliamo acquisire gli atti per conoscere nomi e cognomi delle cordate interessate e avere una relazione che spieghi perchè abbiano detto di no.  Bertoli può anche non c’entrare nulla con questa vicenda, ma deve capirci: non possiamo limitarci ad ascoltare le sue dichiarazioni senza prove e documenti. Nel rispetto degli accordi e della privacy vogliamo accedere alle PEC, siamo stanchi di queste parole che non significano nulla e tendono solo a rinviare la questione. Perchè dobbiamo accontentarci dell’elemosina di altre squadre che spingono affinché la Salernitana abbia altri sei mesi di vita? A questo punto non dovevamo mai arrivarci, è una situazione imbarazzante e ci sono responsabilità ben precise. C’è aria di tempesta, non potrebbe essere altrimenti. E’ un qualcosa di strano. Lo zoccolo duro si è un po’ raffreddato, tutti sono veramente stanchi. Noi toglieremo i nostri striscioni dallo stadio,  è una forma di protesta civile che coinvolge 24 club. Credo che si sarà un clima surreale, la squadra non riesce più a riscaldarci. Abbiamo ancora fiducia che la Salernitana possa farcela in extremis, se arriva un nuovo proprietario siamo disposti anche a ripartire dalla serie B a patto che chiudano questa vicenda che fa soffrire in modo assurdo l’intera piazza. Quando siamo saliti in serie A le aspettative erano completamente diverse, ci siamo invece ritrovati dal sogno all’incubo e con una “guerra tra poveri” che non serve a nulla. Perchè, a prescindere da ogni presa di posizione, siamo tutti sulla stessa barca". Queste le parole del presidente del CCSC Riccardo Santoro, convinto che la svolta societaria venga prima del mercato e della lotta salvezza. Tesi ovviamente del tutto condivisibile. 

Sezione: Tifo granata / Data: Dom 19 dicembre 2021 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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