La fascia di capitano nell'anno del centenario, il rigore decisivo in quel di Venezia, i bei gol realizzati contro Ternana, Cittadella, Pescara e Livorno, un sincero attaccamento alla maglia e quella casa comprata a Salerno che sa tanto di legame a vita con il territorio e con la sua gente a prescindere da un addio rocambolesco e ricco di rimpianti. Chi ben lo conosce assicura abbia esultato come un ultras quando Bonazzoli ha segnato la rete del 2-1 contro la Fiorentina, un gesto emblematico da parte di Raffaele Pucino che, spinto dal direttore sportivo Polito, ha accettato in estate la sfida Bari in serie C vincendo un altro campionato da assoluto protagonista. La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistarlo, ecco le sue dichiarazioni:

Partiamo dal trionfo in maglia biancorossa...

 "E' stato un lungo periodo di festeggiamenti, abbiamo raggiunto l'obiettivo con quattro giornate d'anticipo e ci stiamo godendo tutto ciò che la tifoseria sa regalare alla sua squadra. Emozioni che resteranno sempre nei nostri cuori e che ci fanno capire quanta passione ci sia nella piazza biancorossa. La partita di domenica ha chiuso definitivamente un campionato in cui abbiamo dimostrato ampiamente di essere i più forti, anche se spesso questa cosa non è stata riconosciuta dagli altri. Nello spogliatoio, però, eravamo pienamente consapevoli dei nostri mezzi e restare in serie C con quest'organico significava aver fallito".

Arriviamo ora alla Salernitana, ormai sei diventato un grande tifoso dei granata...

"Sapete tutti quanto la Salernitana mi sia rimasta nel cuore, ho casa lì e in estate torno sempre molto volentieri per salutare tanti amici e godermi le bellezze della città. Posso dirvi che ho visto in televisione la partita contro la Fiorentina, quando c'è stato il gol di Bonazzoli esultavo come uno stupido in albergo e i miei compagni possono testimoniarvi la mia sincera felicità. Sarei contentissimo se i granata dovessero salvarsi".

21mila spettatori hanno lasciato a bocca aperta l'intera Italia calcistica, sorpreso dalla risposta della tifoseria?

"Non sono assolutamente meravigliato perchè conosco perfettamente le potenzialità della piazza. Stiamo parlando di una città che merita questa categoria, stesso discorso per il Bari che in C ha portato fino a 26mila spettatori sugli spalti battendo record su record. Questo sport ha bisogno di tifoserie del genere, dopo due anni di chiusure e restrizioni avevamo davvero voglia di rivivere emozioni straordinariamente intense. C'è gente che darebbe la propria vita pur di vedere la Salernitana vincere, un calciatore deve avvertire questa responsabilità ogni volta che scende in campo".

Un giudizio sulle prestazioni di Gyomber, giocatore eccessivamente bersagliato dalla critica e colpevolmente sottovalutato...

"Faccio una premessa: chi ha riportato la Salernitana in serie A dopo 23 anni non meritava critiche a prescindere da tutto. Si sono dimostrati uomini veri, prima ancora che professionisti validi. Ci può stare che ad inizio stagione abbia vissuto un periodo negativo, ma per rendere occorre si incastrino una serie di componenti ed è noto a tutti quanto i granata abbiano sofferto per le vicende societarie. Aggiungo: bisogna essere lucidi nelle analisi e capire che, talvolta, non si tratta di un errore del difensore ma di una superiorità netta dei campioni che ti ritrovi davanti, soprattutto se non hai grossa esperienza in questa categoria. Gyomber è un ottimo calciatore, non è un caso che abbia ripreso a viaggiare a ritmi alti ora che la situazione è più serena. Anche Mazzocchi è un elemento che sta facendo benissimo".

Come mai Pucino ha lasciato Salerno?

"Me lo sto chiedendo anche io dopo tanti anni, non riesco a darmi una spiegazione. Secondo me ho dato tanto in quel biennio, più che altro mi è dispiaciuto per i modi".

A Bari si teme un Salerno-bis rispetto alla vicenda multiproprietà?

"Percepiamo che la gente stia festeggiando con un pizzico di preoccupazione, non posso negarlo. Il nostro presidente sta vivendo giorni di felicità assoluta ed è normale che voglia godersi il momento senza porsi immediatamente il problema dopo aver fatto tanti sacrifici economici. Lotito e Mezzaroma hanno raggiunto la serie A e avevano urgenza di risolvere la querelle per garantire l'iscrizione della Salernitana, noi ad ora non siamo nella stessa categoria del Napoli. Sono certo che ci sia tempo e modo per affrontare la questione al meglio"

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 27 aprile 2022 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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