Ospite della trasmissione "SeiGranata" in onda ogni martedì su SeiTv (canale 819 del digitale terrestre), l' ex difensore della Salernitana Errico Altobello si è soffermato sulla contestazione della tifoseria facendo un parallelo con quella squadra che seppe regalare emozioni pur senza percepire un euro di stipendio: "Sicuramente dispiace che una piazza del genere debba vivere stagioni quasi anonime, la contestazione d'adesso è frutto delle aspettative che si erano create. Salerno ha fame di calcio, vuole lottare per il salto di categoria ed ha una tifoseria che merita questa grande soddisfazione. Ricordo bene l'annata 2010-11, quando iniziammo tra i fischi e chiudemmo con uno stadio pieno. Non prendevamo un euro di stipendio, la società era destinata al fallimento e ricordo ancora quando l'americano Cala esonerò davanti a tutti nello spogliatoio il direttore sportivo Salerno che rappresentava, per noi, un punto di riferimento. Devo tanto a Breda, mi diede la possibilità di crescere e di giocare con continuità. Peccato per quella finale e per tutto quello che è successo, ma Salerno dimostrò che sa rispondere alla grande quando vede attaccamento, sentimenti e maglia sudata. La simbiosi con il pubblico fece la differenza, è un peccato non possa accadere anche oggi. La Salernitana attuale? Aya è un ottimo giocatore, da avversario mi ha sempre ben impressionato soprattutto per il suo carisma. Ci sono diversi elementi di valore, in una B che mi sembra ricca di squadre importanti. Castori ha tanta esperienza e può dare una grossa mano. Il mio ritorno? In passato c'è stata la possibilità, ma non è nato feeling con la proprietà e non ci furono affatto i presupposti". 

Sezione: News / Data: Ven 02 ottobre 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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