C'è chi offre brioche per festeggiare la salvezza, chi si fa tatuare il simbolo del 7%, chi bacia la maglia sotto la Sud. Poi, però, il dio denaro predomina su tutto e questi gesti talvolta anche plateali vengono accantonati per interessi meramente economici. E' il calcio di oggi che va in questa direzione, bisogna farsene una ragione: le bandiere non esistono più e la curva Sud, da tempo, ha scelto una linea intelligente che prevede il sostegno incondizionato alla maglia e non chi la indossa. E così nessuno si strapperà i capelli se Pasquale Mazzocchi, onesto terzino di A che ha chiuso in calando la scorsa stagione, decidesse di andare via. La Salernitana lo ha rivitalizzato e gli ha garantito una maglia da titolare, oltre che un aumento di stipendio. Più di questo, per un ragazzo che giocava in B a Venezia un anno fa, non si poteva fare. Ed è tempo che i contratti vengano rispettati. Ma se Mazzocchi vuole andare a Monza è liberissimo di farlo, anche perchè Sambia, numeri alla mano, appare di livello decisamente superiore. Stesso discorso per Bonazzoli, uno che era diventato riserva ovunque e che a Salerno si è ritrovato soprattutto grazie all'affetto della gente. Considerando che nessuno gli garantirà un quadriennale a 1,5 milioni di euro, sarà libero di fare panchina a Genova. La Salernitana ha bisogno di calciatori che la maglia la amino per davvero. E sia Mazzocchi, sia Bonazzoli hanno ancora qualche ora di tempo per smentire queste dicerie e dimostrare coi fatti gratitudine e attaccamento. Viceversa...arrivederci e grazie.

Sezione: News / Data: Lun 18 luglio 2022 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print