E' la stagione dei dieci risultati utili di fila. Di Ochoa che para tutto, di Candreva che segna gol spettacolari, di Dia terzo nella classifica marcatori, dei napoletani che vengono ammutoliti mentre cantano "Tornerete in serie B". Della rivincita contro Atalanta, Roma e Udinese. Del pari a San Siro, del 3-1 alla Lazio di Lotito, di Ribery che piange sotto la curva e di Gyomber che annulla i campioni della A. E ancora: super Lassana, Kastanos che la mette all'incrocio, 2-1 sul Verona al 95' e le lacrime di Allegri per una Salernitana gigantesca allo Stadium. Se poi chiudiamo con Mietta che canta "Vattene Amore" davanti a 8000 persone in Piazza della Concordia il quadro è completo. Una stagione bellissima, che aveva preso una brutta piega e che è stata raddrizzata con l'esonero di Nicola e il capolavoro di Sousa. Giusto, forse doveroso e quasi obbligatorio, godersi a lungo questa stagione si spera non irripetibile, in cui Salerno è stata straordinaria fuori casa e capace di garantire 20mila persone in media all'Arechi. Quel fattore che fa sempre la differenza, soprattutto se ci sono centinaia di bambini che indossano con orgoglio le maglie granata e non quelle dei big della A. Le nuove generazioni devono essere il primo colpo di mercato dopo aver perso quei giovani cresciuti a pane, fallimenti, Biancolino e serie C. Tempo al tempo e anche la provincia, come sempre, tornerà ad emozionarsi solo per i colori granata. Unico bocciato il Comune di Salerno, i fischi di giovedì scorso valgono più di ogni commento che sarebbe ripetitivo. Un plauso a Iervolino (di fatto tre salvezze in un anno e mezzo), a De Sanctis, a Milan, alla squadra. Ci sarà tempo per pensare al futuro, per capire per davvero cosa si voglia fare da grandi. L'auspicio è che ci sia già in settimana l'annuncio del rinnovo di Sousa e che si riparta da Dia, Candreva, Gyomber, Ochoa e Coulibaly. Gli unici 5 insostituibili e decisivi. 

Sezione: News / Data: Gio 08 giugno 2023 alle 15:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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