Sciarpe granata, striscioni e cori: così i tifosi della Salernitana hanno omaggiato e ricordato Gerardo Salvucci nel giorno dei funerali che si sono svolti ieri pomeriggio nella Chiesa dell’Immacolata a Sapri, suo paese di origine e dove è venuto a mancare nella mattinata di martedì, stroncato da un infarto fulminante.

In tanti erano presenti per l’ultimo saluto allo storico magazziniere, che aveva l’ippocampo nel cuore. Tanti ultras, compagni di viaggio del presente e del passato, ma nessun calciatore granata. Un’assenza che pesa, l’unico giocatore presente era l’ex Pasquale Mazzocchi, che lo ha ricordato con affetto e commozione - «Conoscevo Gerry da tre anni - ha detto - ma è come se avessi perso un amico d’infanzia, un compagno di vita. Quando ho appreso la notizia mi è crollato letteralmente il mondo addosso».

La famiglia di Gerardo in questi giorni è stata sommersa dall’affetto e dal calore di tanti tifosi e da quanti lo avevano conosciuto e apprezzato. Per la squadra granata ha lavorato per 13 anni, dalla serie D fino alla serie A, restando dietro le quinte, svolgendo il suo prezioso compito, con l’umiltà che lo ha sempre caratterizzato. Le tante testimonianze di affetto ricevute da Gerardo dimostrano quanto fosse amato ed apprezzato da tutti.

«La Salernitana non era un lavoro ma una passione» - ha ricordato don Roberto Faccenda, che ha celebrato la funzione assieme al parroco della Chiesa dell’Immacolata don Raffaele Brusco "la scienza ci insegna che una stella, quando muore, va in un'altra galassia. E' esattamente quello che accade nel nostro percorso quando finisce l'esistenza terrena". Una passione che lo ha portato ad essere un beniamino dei sostenitori granata. Emozione, lacrime e commozione sono state protagoniste della cerimonia. Non poteva mancare il coro dei tifosi: «Gerardo è qua e canta con gli ultrà».

Sezione: News / Data: Gio 13 giugno 2024 alle 20:30 / Fonte: salernonotizie
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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