Proseguiamo il pagellone di fine anno proponendovi i voti al centrocampo, il reparto indubbiamente più forte della squadra e tra i più competitivi della categoria. La media voto più alta in assoluto è quella di Akpa Akpro, ma anche Lombardi e Cicerelli hanno fatto benissimo in veste di esterni:

Lombardi 8: un calciatore devastante, un elemento nettamente di categoria superiore frenato soltanto da infortuni sempre molto seri. Quando era in forma sembrava quasi di giocare in dodici, merito di un ragazzo estremamente professionale, attaccato alla maglia, determinante nel momento cruciale della stagione. Senza il suo infortunio siamo certi che la Salernitana avrebbe conquistato ad occhi chiusi un posto nei playoff. Ricordiamo ancora con emozione l'esultanza sotto la Sud dopo il gol contro il Cosenza, ma anche le lacrime di Verona quando fu costretto a lasciare lo stadio con la sedia a rotelle. "Non può finire così" cantava Ramazzotti, la speranza è che Lombardi trovi gli stimoli necessari per restare a Salerno e chiudere il cerchio dando un calcio alla sfortuna.

Cicerelli 7: può meravigliarsi del suo rendimento soltanto chi non lo conoscenza. La prestazione all'esordio col Pescara è stata la migliore della sua carriera: devastante, imprendibile, strepitoso! Gli è mancato soltanto il gol, lo ha sfiorato a ripetizione fallendo un calcio di rigore col Cittadella. Imprendibile palla al piede, encomiabile quando ha accettato di giocare terzino destro.

Kiyine 5,5: ha segnato dieci gol, ma paradossalmente non ha meritato la sufficienza. Perfetto dagli undici metri, meravigliose le reti contro Pordenone e Cittadella, ma anche una eccessiva consapevolezza dei propri mezzi che lo ha portato ad assumere un atteggiamento svogliato che ha fatto imbestialire la tifoseria. Il discorso è sempre quello: ha mezzi da serie A e una continuità da Lega Pro. 

Maistro 5,5: dare un voto a questo calciatore è difficile, è stato tremendamente discontinuo nell'arco del campionato alternando magie come quella con l'Entella a ingenuità grossolane come l'espulsione con lo Spezia che ha posto fine ad ogni velleità playoff. Tecnicamente non si discute, ma è ancora molto acerbo e certamente non pronto per la serie A o per essere titolare in una B a vincere.

Capezzi 5: arrivato a Salerno dopo una lunga trattativa di mercato, va via in modo anonimo e senza una grossa considerazione da parte del mister. Secondo Ventura non ha avuto l'atteggiamento giusto negli allenamenti: il tecnico lo vedeva tutti i giorni e bisogna credergli. Ma se un atleta non trova mai continuità e resta in panchina per 90 minuti anche dopo l'ottima prova di Trieste diventa dura...

Di Tacchio 6: media tra il 5 della prima parte e il 7 del post lockdown. Si sapeva che avrebbe faticato nel sistema di gioco di Ventura, ma il capitano ci ha messo sempre tanto cuore. Una grande risposta a chi continua a sottovalutare un elemento non solo forte fisicamente, ma anche discreto con i piedi. Se gli si chiede di fare il regista ovviamente non ha i tempi, ma è una pedina fondamentale da cui ripartire anche in futuro.

Dziczek 6: alla fine ha avuto ragione Ventura a gestirlo con cautela. Non è un fenomeno, almeno per quanto dimostrato, e i suoi errori in impostazione superano di gran lunga le giocate decisive. Come regista è molto scolastico, ma ha comunque ampi margini di miglioramento. Con lui in campo la squadra ha segnato tanti gol.

Akpa Akpro 8: di un'altra categoria, un alieno per la B. E pensare che quando arrivò fu etichettato come un "babà" di Fabiani, un giocatore a fine carriera. Strepitoso, non ci sono altre parole. E anche fisicamente è riuscito a giocare più partite del solito, dimostrandosi un baluardo insormontabile in mediana e l'unico a saper abbinare con lo stesso rendimento entrambe le fasi. Due gol splendidi contro Cosenza e Juve Stabia impreziosiscono la stagione della consacrazione.

Firenze 4,5: doveva essere il colpo dell'estate, dal momento che aveva sempre fatto benissimo in categoria. E' stato, purtroppo, un Castiglia bis. Eppure era partito benissimo: traversa col Pescara, gol decisivo a Cosenza e corsa sotto la curva impazzita di gioia. Poi un progressivo calo, forse non è mai scoccata la scintilla con il mister.

Odjer sv: totalmente inadatto alle caratteristiche del gioco di Ventura, ha meritato la sufficienza quando ha giocato ma è troppo poco per attribuirgli un voto. 

Sezione: News / Data: Lun 03 agosto 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print