Olimpico: prime denunce. Nei guai un tifoso granata per lancio di un petardo

Due tifosi sono stati denunciati a piede libero: uno degli otto laziali identificati domenica scorsa a Roma e un salernitano che ha lanciato un petardo sulla pista di atletica dello stadio Olimpico. Tutto resta, però, in ballo e «aperto», in particolare il fascicolo del pm Simona Marrazza, di turno domenica pomeriggio. 
IL RAPPORTO Sulla sua scrivania sono finite le relazioni delle forze dell'ordine: la Procura dovrà fare piena luce sull'accoltellamento avvenuto all'uscita del ristorante in zona Flaminio, sfortunato bersaglio 8 ragazzi della provincia a Sud di Salerno che sono finiti nel mirino di teppisti incappucciati. La vicenda è complessa e le forze dell'ordine stanno indagando anche sul coinvolgimento di possibili fiancheggiatori. Insomma «il trappolone» e la «soffiata» di chi - se c'è, ma tutti gli aggrediti lo sospettano e lo hanno spiegato quando sono stati ascoltati - avrebbe indicato ai teppisti la posizione e il percorso dei ragazzi. Che sono stati anche invitati a fornire identikit. Domenica sera, davanti all'ufficio di Polizia che si trova all'interno dello stadio, c'era fermento e c'era anche una persona - visibilmente tesa, agitata, in attesa - sottoposta a controlli. 
I SOSPETTI Volti, targhe, il riferimento continuo ad un'auto modello Smart e al suo proprietario. Presente in viale del Vignola, luogo dell'aggressione, o assente perché aveva prestato l'auto a terzi? Tutto al vaglio, tutto è finito sotto la lente d'ingrandimento. Vale anche per il settore ospiti e per gli spicchi di curva Sud vicini. Dopo lo scoppio del primo petardo e lo stordimento dello steward, l'aria è subito diventata tesa allo stadio Olimpico, fino alla richiesta di rimozione immediata anche di uno striscione di carta con la scritta «Salerno», sistemato su una porta, perché ostruiva eventuali vie d'esodo in caso di emergenza. I tre portafogli sottratti, prelevati nello spogliatoio degli steward, sono stati poi in qualche modo restituiti, cioè fatti trovare in un altro luogo, nei bagni. La circostanza del furto resta comunque un fatto grave, non trascurato dalle forze dell'ordine.