Non è bastata a Vid Belec una buona prestazione in quel di Napoli per sovvertire le gerarchie tra i pali. La società e la dirigenza avevano già deciso di affidarsi ad un nuovo portiere individuando in Luigi Sepe il profilo giusto non solo da un punto di vista prettamente tecnico, ma anche e soprattutto caratteriale. Il pipelet di Torre del Greco, infatti, è sempre stato apprezzato dai mister che lo hanno allenato per la sua straordinaria personalità e per la capacità di restare freddo e lucido anche nelle situazioni apparentemente più complicate e in stadi notoriamente caldi. Proprio quello di cui la Salernitana aveva bisogno, ancor di più perchè l'oramai ex portiere del Parma è animato da una incredibile voglia di riscatto dopo aver vissuto il girone d'andata in serie B quasi come separato in casa. Certo, dinanzi a lui c'era un mostro sacro come Gianluigi Buffon, ma forse un ragazzo che ci ha messo la faccia nei momenti più delicati della recente storia gialloblu meritava maggiore considerazione. Salerno rappresenterà un trampolino di rilancio, la piazza giusta per cercare una impresa chiamata salvezza che passerà inevitabilmente anche dai suoi guantoni. Le sue peculiarità? La reattività tra i pali, una certa dimestichezza palla al piede e la capacità di rendere apparentemente semplici interventi, al contrario, piuttosto complicati.

E se è vero che non gioca da mesi (e per chi ricopre questo ruolo è handicap non di poco conto), è altrettanto vero che le motivazioni possono fare la differenza. "Non c'è tempo da perdere: vogliamo gente che lotti per la maglia, che faccia la guerra sportiva, che voglia combattere assieme a noi" disse il direttore sportivo Walter Sabatini nel giorno della sua presentazione. E Sepe è l'identikit perfetto. 240 presenze tra i professionisti rappresentano, per un classe 1991, un bottino di tutto rispetto. Cresciuto nel settore giovanile del Napoli, Sepe ha indossato anche le maglie di Pisa, Lanciano ed Empoli prima di un'avventura infelice a Firenze, laddove non fu mai preso in considerazione e andò via dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni ritenute polemiche. Con la maglia del Napoli ha esordito da protagonista, in uno 0-0 con il Chievo che spinse molti cronisti partenopei ad attribuirgli un voto alto in pagella. E in passato in tanti si chiedevano come mai il club non gli desse una chance come titolare. A Parma la definitiva consacrazione e un totale di 107 apparizioni e uno stop per un grave infortunio proprio quando si vociferava addirittura potesse essere il terzo in Nazionale. Nella passata stagione ha alternato prove maiuscole ad errori grossolani (si ricorda una "papera" contro la Fiorentina) ma con una squadra in grossa difficoltà era fisiologico potesse calare il rendimento. Ora una possibilità più unica che rara per ripartire alla grande. A Salerno ritrova Riccardo Gagliolo.

Sezione: News / Data: Lun 24 gennaio 2022 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print