Come abbiamo rimarcato in diverse occasioni, la Salernitana ha tutte le carte in regola per ottenere la salvezza. Una squadra in emergenza, a cospetto della prima della classe schiacciasassi con chiunque, ha a tratti dominato e avrebbe meritato quantomeno il pareggio, come testimoniato dalle statistiche e dagli applausi del pubblico a fine gara. Era accaduto già contro l'Atalanta, messa sotto dal primo all'ultimo minuto prima della zampata di Zapata a dieci minuti dalla fine che seppe di condanna ingiusta. E come dimenticare la prima ora a Bologna, la performance di Sassuolo, il primo tempo con la Roma e il secondo con il Verona che, forse, sotto la gestione Tudor non ha mai sofferto così tanto come all'Arechi. E continuare a dire che questa squadra sia scarsa è un errore. Gli infortuni non potevano essere messi in preventivo, nella zona destra della classifica nessuno può contare su un fuoriclasse come Ribery e, con una difesa più organizzata, stanno emergendo i singoli anche nel pacchetto arretrato. Con la Lazio è finita 3-0, ma per 25 minuti c'è stata in campo una squadra ordinata, compatta, pericolosa con un paio di ripartenze e punita esclusivamente da errori individuali, senza dimenticare che il tris è arrivato nel momento migliore della Salernitana e con due legni incredibili colpiti in rapida successione. Ora ci sarà la doppia sfida con Sampdoria e Cagliari, sei punti in palio per risalire la china. E ci sono tutti i mezzi per una Salernitana salva a fine stagione. Magari con un pizzico di fortuna in più: la Salernitana, tanto per rendere l'idea, è seconda in A per numero di pali colpiti (7) e ha avuto un solo calcio di rigore a favore, alla prima giornata. 

Sezione: News / Data: Gio 18 novembre 2021 alle 23:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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