La promozione della Salernitana rappresenta l'assoluta vittoria della classe operaia, della concretezza, dell'essenzialità. Mister Castori ha saputo costruire un gruppo solido e proporre un calcio semplice ma ben oliato che ha fatto la differenza. Niente fronzoli, poco spazio alla fantasia, come in molti hanno imputato durante il torneo alla squadra granata che, tuttavia, è stata in grado di incutere timore anche a corazzate ben più attrezzate. Curioso il dato finale relativo al possesso palla, che vede la Salernitana all'ultimo posto per distacco, con una media di appena 38,2% a partita, a dimostrazione che la differenza la fa la qualità con cui si gestisce la sfera e non il giro palla. Pochi tocchi, verticalizzazioni e tanta intensità gli ingredienti della ricetta vincente creata dallo stratega di Tolentino, che ha dato uno "schiaffo morale" alla pretesa del bel gioco. 

Sezione: News / Data: Sab 15 maggio 2021 alle 21:00
Autore: Valerio Vicinanza
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