Grande gara quella dei granata oggi, giocata su ritmi elevati con la squadra di casa mai veramente impensierita dagli avanti ascolani. Bollini schiera la formazione con il modulo più utilizzato nelle ultime uscite, quel 4-3-3 che tanto ha fatto bene storicamente alla squadra del cavalluccio marino. Solita difesa a 4 con Perico centrale "aggiunto" mentre Vitale dall'altra parte garantisce la solita spinta in fase offensiva. Centrocampo con 2 mediani di rottura Minala e Odjer che fungono da schermo, lasciando il compito di impostare al solito Ronaldo. Aspetto su cui soffermarsi è l'interpretazione di Minala delle ultime gare: il calciatore se nelle prime uscite non disdegnava incursioni in fase offensiva, nelle ultime gare rimane più bloccato appoggiano la manovra in fase offensiva e non buttandosi in profondità. Attacco nuovamente mutato: mentre il perno centrale resta sempre Coda, a fare compagnia sull'esterno a Sprocati c'era Donnarumma. L’attaccante arrivato dalla Pro Vercelli, alla sua terza partita consecutiva da titolare, è stato schierato sulla destra, diversamente da quanto fatto a Chiavari: questa mossa ha permesso sia a lui che a Donnarumma di giocare a piedi invertiti per convergere al centro e tentare la conclusione.

Sulla sinistra Vitale ha garantito la possibilità di cercare il fondo per il cross, mentre a destra i compiti di Perico erano prettamente di contenimento. Quest'ultimo però risulta determinate quando a gara in corso e con il punteggio a favore Bollini, come consuetudine, passa a 5 a centrocampo avanzando vitale e posizionando Perico nei 3 di difesa. Il gol del raddoppio di Bernardini chiude definitivamente i giochi, e la Salernitana dà l’impressione, partita dopo partita, di aver finalmente trovato la sua quadratura. 

Sezione: News / Data: Lun 27 marzo 2017 alle 17:00
Autore: Simone Gallo
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