È il momento più delicato da quando Paulo Sousa guida la Salernitana. Tre punti in sette gare sono lo specchio di una squadra che fatica a segnare e subisce troppo. Gli applausi della Curva Sud al termine della partita persa con l’Inter domenica sera sottolineano l’apprezzamento del pubblico per l’impegno dei granata, che per un’ora hanno tenuto testa ai nerazzurri. Poi, dopo lo 0-1 ed il gol annullato a Legowski per fuorigioco, la squadra è crollata sotto i colpi di Lautaro Martinez ed il passivo è stato pesante. C’è chi punta l’indice su Paulo Sousa, chi, invece, se la prende con il direttore sportivo De Sanctis per il mercato deficitario.

Va evidenziato che proprio contro l’Inter tre dei nuovi arrivati hanno avuto un buon rendimento: Legowski, tra i migliori, Martegani e Cabral. I problemi sono in difesa e in attacco. Alcuni dei giocatori della vecchia guardia sono calati (Lovato e Bradaric, ad esempio) mentre altri, è il caso di Boulaye Dia, non sono ancora in condizione. Sousa ha modificato anche l’assetto tattico, passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1, trovando forse maggiore equilibro, sebbene possa essere stata una scelta dettata dalla qualità degli avversari.

A Monza, domenica prossima, il tecnico portoghese si giocherà molto. "Tireremo le somme dopo nove partite", aveva detto tempo fa il presidente Iervolino, facendo intuire che il bilancio sarà fatto dopo la sosta e dopo la gara interna col Cagliari. Ma nessuno si aspettava che la Salernitana avesse appena tre punti dopo sette partite ed allora proprio la gara di Monza diventa già decisiva. La squadra di Palladino non è l’Inter e quindi non ci sono alibi per i granata. 

Sezione: News / Data: Lun 02 ottobre 2023 alle 10:00 / Fonte: La Repubblica Napoli
Autore: Lorenzo Portanova
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