Ultima fermata Messina. La Salernitana che sta per salutare il torneo di Lega Pro dopo la matematica promozione in cadetteria questo pomeriggio è chiamata ad affrontare l’ultimo impegno esterno del campionato in Sicilia, sul campo della formazione che - indirettamente - ha servito sul piatto d’argento il titolo del girone C alla Bersagliera strappando un punto sabato scorso a Benevento. Ultima fermata Messina. I granata che sono partiti in treno nel pomeriggio del primo maggio sembravano una scolaresca all’ultimo anno di liceo pronti ad affrontare tutti insieme, con un largo sorriso, uno degli ultimi momenti della loro gloriosa avventura all’ombra del Castello: più di qualcuno, la prossima stagione, affronterà assieme quell’università del calcio chiamata serie B. Per tanti altri, invece, sarà arrivederci. Ma proprio per quegli elementi che hanno non avuto modo di mettersi in mostra nel corso della stagione, quella di Messina sarà la “partita”. Il tecnico granata, Leonardo Menichini, dopo l’apoteosi con il Barletta, è intenzionato a dare spazio a tutti quei calciatori che hanno raccolto un minutaggio minore rispetto ai “titolarissimi”. Un modo per tenere alta la concentrazione anche in una partita che, numeri alla mano, alla Salernitana serve a poco. Ma i granata hanno messo nel mirino due obiettivi: regalare il titolo di capocannoniere del girone a Caetano Calil, distante soltanto due reti da Umberto Eusepi del Benevento, e – soprattutto – entrare nella storia della categoria, superando il record di punti detenuto dal Bologna 1994/’95 di Renzo Ulivieri, che concluse l’allora torneo di C1 a quota 81. Ultima fermata Messina. Sarà, però, rivoluzione a metà sul terreno di gioco del San Filippo. Il trainer di Ponsacco, infatti, non vuole snaturare la sua “creatura”, evitando di incappare in scomode figuracce nel momento più felice della storia recente del club. "Ci sono altre due partite da onorare, vogliamo chiudere al meglio questo campionato", ha sottolineato Menichini nella conferenza stampa di venerdì. A successo ottenuto, dunque, il tecnico tiene alta la guardia, non “smantellando” la squadra che ha battuto ogni record della novantennale storia dell’ippocampo. Innanzi tutto nel modulo: il trainer di Ponsacco opterà per il già testato 4-3-1-2, riponendo nel cassetto l’infelice 3-5-2 di Castellammare. In porta, per la prima volta da titolare, ci sarà spazio per il 12esimo Russo, che proverà a trovare gloria in terra siciliana. Tanti cambi anche in difesa, dove Menichini resta con due ballottaggi: sull’out di sinistra agirà il rispolverato Pezzella, con Bocchetti che scalerà al centro. Dubbi per le altre due maglie: al centro Trevisan è favorito su Lanzaro, a destra Tuia parte avanti nelle gerarchie rispetto al giovane Grillo. In mediana sicuro di una maglia Bovo, per gli altri due posti è lotta fra Moro-Pestrin e Perrulli-Tagliavacche. Qualche certezza in più in avanti, dove Calil tornerà alle origini, fungendo da trequartista alle spalle della coppia Mendicino-Cristea, entrambi con la voglia matta di porre ancora una volta la loro firma sul trionfo della Salernitana. Ultima fermata Messina. Sarà partita da dentro o fuori per i padroni di casa allenati da Di Costanzo che, trascinati dai tanti ex, proveranno ad ottenere l’intera posta in palio mettendo in ghiaccio la miglior posizione nella griglia play-out. Ambizioni che cozzano con le intenzioni di una Salernitana che, nell’ultima trasferta prima dell’addio alla Lega Pro, vuol dimostrare di avere ancora fame. Lo riporta Resport24.it

Sezione: News / Data: Dom 03 maggio 2015 alle 10:30
Autore: Redazione TS
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