Conferenza stampa questa mattina per il tecnico Giampiero Ventura, desideroso di bagnare il suo esordio in campionato con una vittoria ma consapevole che la strada sia ancora lunga: "La Salernitana è una squadra completamente nuova che ha cambiato tutto: dal modo di stare in campo a quello di pensare. Siamo appena al 50% delle nostre potenzialità, ma sono contentissimo di tutto quello che abbiamo fatto durante questo ritiro. Bisogna calarsi in situazioni nuove e bisogna dare il tempo di metabolizzarle. I ragazzi stanno andando oltre l'ostacolo, hanno un modo di porsi che mi piace molto e mi fa essere fiducioso. Oggi purtroppo ci sono stati gli infortuni di Lombardi e Billong e dobbiamo prenderne atto: nel primo caso un indolenzimento muscolare, nel secondo una piccola distorsione. Non mi preoccupa la sostituzione, se non c'è Paolo tocca a Francesco che ha le stesse conoscenze. Non cambierà nulla dal punto di vista tattico. Giocherà Cicerelli".

Si fa notare all'allenatore che sono arrivati troppi calciatori sponda Lazio, evidente contraddizione rispetto a quanto detto nel giorno dell'esordio: "Penso solo alla Salernitana, non devo preparare giocatori in ottica Lazio. Non entro nel merito di un discorso societario perchè non ne ho la competenza, ma una riflessione sorge spontanea: quando c'è un esborso economico di due milioni può essere fisiologico un passaggio di questo genere. Io avrei voluto Andrè Anderson con me, la qualità non si rifiuta mai. Lo hanno trattenuto, non posso farci niente. Dziczek? Non sarà un calciatore pronto nell'immediato, anche questo fa parte di un percorso di crescita e sono contento di quello che ho. Fisicamente sta bene perchè ha giocato in Europa League, ma deve calarsi in una nuova realtà e nella mentalità del calcio italiano". 

Interessante un'analisi successiva: "Deve essere l'anno zero, in questo momento se mi devo sbilanciare in previsioni sul futuro sbaglio perchè il mio obiettivo è costruire e ci vorrà tempo. Non possiamo essere inseriti tra i favoriti perchè siamo reduci da un'annata difficile, sono arrivati tanti calciatori reduci da una retrocessione e l'ambiente e incazzato nero. Sta a noi capire cosa vogliamo fare da grandi, a me piacerebbe produrre un calcio interessante che permetta di aprire un ciclo in una piazza importante come Salerno. A me piace parlare di calcio con cognizione di causa, non contano Ventura, Fabiani o Di Tacchio: conta solo la Salernitana, sarebbe bello creare e costruire per sentirsi tutti protagonisti. Se dobbiamo essere noi a trascinare il pubblico non possiamo farci condizionare dal pubblico, è un dato di fatto. Il nostro problema più grosso e che non siamo totalmente pronti, basta un episodio negativo per perdere un quarto d'ora di partita. I tre gol che abbiamo preso a Lecce non li becca una squadra di serie B. A me spetta analizzare i momenti di difficoltà consapevole, però, che ci sono anche cose positive. I risultati devono essere una conseguenza". 

Si insiste sul concetto di "succursale della Lazio" e su un mercato che ha deluso la piazza: "Quando sono arrivato qui c'era zero, il nulla. Non ho mai cambiato una sola parola rispetto alla conferenza stampa che ho fatto. Ci mancano numericamente due giocatori, non so ancora se saranno di altissimo o di bassissimo profilo. In base a chi arriva focalizzeremo gli obiettivi. Ho fatto delle richieste, ma non è detto che andrà come spero. Da qui alla fine del mercato tutto può accadere, se parte qualcuno non è detto non possa essere sostituito da un giocatore di livello superiore Attacco? Se arriva una proposta di alto profilo cercheremo di inserirla, al momento non sono previste uscite e quindi...".

Ventura insiste su un concetto: "Proveremo a fare noi la partita, in casa e fuori. Su questo non c'è ombra di dubbio. Sarà la squadra a dover trascinare i tifosi. Dopo un'annata come quella appena passata, iniziata con 13mila spettatori, è evidente che ci sia scoramento. Le aspettative vennero meno e nacque delusione, la gente verrà nel momento in cui giocheremo bene al calcio e otterremo i risultati grazie ad una identità e non per approssimazione. Non dobbiamo aspettarci i tifosi a prescindere, verranno se lo meriteremo. Posso dire che ho grandissime motivazioni, dopo 34 anni di calcio mi sento carico a mille anche grazie a quello che i ragazzi mi hanno trasmesso."

Sezione: News / Data: Ven 23 agosto 2019 alle 13:03
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print