C'è chi oggi sembra quasi sorprendersi nel vedere la Salernitana ultima in classifica e con un distacco importante dalla quartultima. Quelli che esaltavano la famosa "ossatura", ovvero quella squadra che era già in caduta libera con Davide Nicola in panchina (o avete dimenticato gli otto gol di Bergamo?) e che è stata resa grande dal miglior allenatore transitato da queste parti nell'ultimo trentennio.

In realtà, assodato che tra i colpevoli della possibile retrocessione ci sono anche quei soloni che invitavano ad "andare a mare" pontificando sui social senza capire nulla di calcio, può meravigliarsi dei 13 punti, delle 17 sconfitte e delle due vittorie su 26 soltanto chi non ha seguito l'andamento di un'annata cominciata male, proseguita peggio e destinata a trasformarsi in una lenta agonia. 

Una squadra che deve disputare il campionato di serie A, che ha preso oltre 100 gol in due stagioni, può davvero accontentarsi di Stewart, Legowski, Ikwuemesi e Tchaouna, senza puntare su un difensore di spessore, su un regista, su un esterno sinistro e su un bomber di comprovata esperienza? La rosa allestita da De Sanctis era inadeguata, tanti casi spinosi sono stati gestiti in modo pessimo e, perso l'entusiasmo di Sousa, sono emersi limiti tecnici e caratteriali in quei giocatori che, invece, grazie alla sapiente mano del portoghese erano diventati improvvisamente fenomeni.

Anche a gennaio sono stati commessi tanti errori. Perchè chi è ultimo in classifica non può attendere fine gennaio per prendere calciatori fermi da tempo, provenienti da altri campionati, riserve in B o avanti con gli anni. Ad oggi, vedendo chi è arrivato e chi è andato via, si può quasi parlare di indebolimento ed è deprimente vedere due difensori dal passato glorioso che, per ora, hanno un'autonomia di mezz'ora a testa e che guadagnano un milione di euro.

Se poi aggiungiamo la scelta di ingaggiare Liverani al posto di Inzaghi, il quadro è completo. Lo ribadiamo: ripercorriamo le tappe del mercato estivo, ricordiamoci la gestione De Sanctis, leggiamo i nomi arrivati in inverno e, con tristezza mista ad onestà intellettuale, chiediamoci: poteva esserci una classifica diversa da quella attuale?

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 febbraio 2024 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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