La sconfitta di Benevento ha lasciato un clima pesante. I circa 1.400 sostenitori granata arrivati nel Sannio non hanno nascosto il loro disappunto, la frustrazione per il passivo pesantissimo si è trasformata in contestazione aperta, con il nome del tecnico Giuseppe Raffaele al centro delle critiche. Il 5-1 ha rappresentato molto più di una semplice sconfitta, per buona parte della tifoseria è stato il simbolo di una gestione giudicata poco efficace, con scelte iniziali discusse e interventi dalla panchina ritenuti non tempestivi.

La caduta nel derby, per molti, non era inevitabile. Le sbavature tattiche in una gara così importante hanno acuito la sensazione che la squadra non sia stata messa nelle migliori condizioni per competere. Non mancano però le voci più caute, quelle che invitano a non cedere a decisioni istintive, ricordando come esoneri affrettati del recente passato (da Paulo Sousa a Inzaghi a Martusciello) abbiano finito per peggiorare la situazione anziché migliorarla.

Nel mirino quindi anche diversi giocatori, in particolare quelli del reparto arretrato, finito nuovamente sotto processo per le troppe disattenzioni. Adesso servono unità d’intenti e una risposta convincente. La sfida contro il Trapani diventa già una verifica decisiva, tanto per la classifica quanto per ricucire il rapporto con l’ambiente.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Lorenzo Portanova
autore
Lorenzo Portanova
Caporedattore dal 2023
Print