Le premesse c'erano tutte, le avversarie che frenano, lo stadio pieno e pronto a incitare la squadra. Il Monza non era avversario semplice ma comunque battibile e dopo un avvio in salita con il palo di Djuric e l'ennesimo miracolo di Ochoa, la Salernitana si è ripresa ed ha disputato un primo tempo tutto sommato discreto, chiuso sullo 0-0 ma in crescendo.

Ci si aspettava quindi una ripresa all'arrembaggio, d'altronde il pareggio non serviva ormai quasi a niente e invece la squadra si è rintanata nella propria metà campo per difendere lo 0-0. Gli esterni sulla linea dei difensori, Candreva e Kastanos a centrocampo per un 5-4-1 di contenimento. Non ammissibile in una situazione del genere, in una delle ultime occasioni per rimettersi in carreggiata, in cui serviva aggredire l'avversario dal primo all'ultimo minuto e andarsi a prendere la vittoria, senza aspettare un eventuale errore dei brianzoli o nei contropiedi, che pure ci sono stati ma condotti da qualche calciatore isolato.

Il Monza ormai salvo aveva più fame, attaccava e difendeva in undici. La situazione di classifica non deve essere un alibi, perchè due anni fa era uguale ma in campo scendeva una squadra che aggrediva l'avversario, basti ricordare la partita con la Fiorentina (non certo l'ultima arrivata) in cui i granata potevano segnare tre gol nei primi 15 minuti con Verdi e che hanno trovato poi il vantaggio con Djuric. Atteggiamento inammissibile quello visto ieri sera nel secondo tempo, per una squadra che doveva dimostrare di credere nella salvezza, che doveva essere artefice del proprio destino e non spettatrice.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 25 febbraio 2024 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Print