Boulaye Dia esce allo scoperto e dichiara a 'L'Equipe' di non essersi mai rifutato di entrare in campo. La Salernitana non commenta. Filtra, però, che l’intervista non era per nulla autorizzata. E filtra pure che il club non ha mai cercato alcun accordo col calciatore, semmai un punto d’incontro per consentirgli di giocare in questo finale di stagione. Ormai, ovviamente si andrà al Collegio Arbitrale.

La prima udienza è fissata per il 30 aprile. La Salernitana ha chiesto la decurtazione del 50% dello stipendio di Dia dal momento del fatto fino a giugno, un risarcimento danni di 20 milioni e ha deciso di farlo allenare da solo con un preparatore. Troppi, ad avviso del club campano, i mal di pancia, le uscite fuori luogo e i comportamenti poco ortodossi del giocatore da inizio stagione.

Avrebbe dovuto fare la differenza, ha giocato appena 12 gare da titolare segnando solo 4 gol. "Non mi sono mai rifiutato di entrare - ribadisce Dia a L’Equipe - e ho anche compagni di squadra pronti a testimoniare. Siamo ancora nel processo. E se continua così, abbiamo minacciato di sporgere denuncia noi stessi. Volevano incolpare me e ora vogliono una mediazione".

Iervolino sarebbe deciso ad andare fino in fondo. Il giocatore avrebbe chiesto di inserire nel contratto una clausola rescissoria a 10 milioni. Solo per riscattarlo dal Villareal la Salernitana ne ha pagati 12, oltre all'ingaggio di 1,8 milioni netti, al prestito oneroso ed alle commissioni agli agenti. La Lazio è interessata al senegalese. Ma ora Iervolino, anche a costo di perderci tanto, sembra intenzionato a cederlo a chi vorrà lui.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 18 aprile 2024 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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