Con la presentazione dei calendari della Serie A e la partenza per il ritiro di Cascia è ufficialmente iniziata la nuova e più importante stagione della Salernitana, giunta in terra umbra con molti più dubbi che certezze. L'organico a disposizione di Castori risulta, ancor più degli altri anni, quanto meno rabberciato: pochi i giocatori di proprietà, ancor meno quelli su cui poter contare per una stagione in massima serie. Ed ecco che, purtroppo come da consuetudine, la squadra granata presentatasi in ritiro è destinata a mutare notevolmente forma, andando ancora una volta a complicare i piani del tecnico marchigiano, chiamato ad un ennesimo miracolo. 

In casa granata domina l'incertezza, che traspare non solo tra i tifosi ma anche tra gli addetti ai lavori. Da parte dell'amministratore unico Ugo Marchetti un silenzio totale, mentre i trustee fanno sapere di aver avviato la procedura di acquisizione delle offerte per la cessione del club. L'unico a metterci la faccia in queste settimane è stato il ds Fabiani, cui spetterà l'arduo compito di traghettare la società granata nel momento forse più difficile di sempre. Il budget, nonostante le rassicurazioni, resta risicato e occorrono tanti acquisti: una matassa davvero difficile da sciogliere e che costringerà il direttore granata agli straordinari. Tanti i nomi che circolano nelle ultime ore, da Torregrossa a La Gumina, passando per Ndoj e Gagliolo, ma pochi realmente in grado di entusiasmare una piazza seriamente preoccupata per la tanto agognata annata del ritorno in A. Per mantenere la categoria serve altro: non basta, come in B, costruire un gruppo unito e solido, ma, senza girarci molto attorno, occorre la qualità. Fabiani lo sa bene, ma bisogna fare di necessità virtù. In queste condizioni risulta davvero complicato rifondare letteralmente la squadra e, la sensazione generale, è che fin quando si sarà nel limbo del trust non possano esserci reali prospettive per la nuova stagione. La cessione societaria è assolutamente necessaria in tempi brevi e resta l'unica strada percorribile per dare credibilità al progetto. Ovviamente i matrimoni si fanno in due e per acquistare una società non basta la volontà ma servono offerte concrete. Fino a quel momento bisogna restare vicini alla squadra e far sentire tutto il proprio calore allo staff e ai giocatori, gli unici incolpevoli per questa situazione. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 18 luglio 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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