Serve una vittoria per riacquistare coraggio e soprattutto voglia di non perdere di vista il quartultimo posto della classifica. La Salernitana, che incide poco sul campionato, non può concedersi il lusso di altre fermate o di brusche frenate (vedi sconfitte contro Inter e Juventus) se vuol cullare ancora quel sogno accarezzato ma tanto lontano dalla salvezza.
La sosta per la partita della nazionale di Mancini, uscita clamorosamente dal mondiale del Qatar del prossimo novembre, dovrà essere propedeutica per iniziare nel miglior modo possibile il mese di aprile visto che nelle prossime tre partite una sola volta la squadra di Nicola giocherà tra le mura amiche e sarà contro la squadra di Juric, il Torino, nel primo sabato del prossimo mese prima di affrontare in trasferta Roma e Sampdoria, a Genova. Insomma se si vuol cambiare registro, se si vogliono lanciare le basi per quella rincorsa che, ripetiamo, sembra davvero miracolosa o clamorosa fare risultato fuori casa diventa un punto di non ritorno ma anche vincere la seconda partita tra le mura amiche non deve rappresentare un optional. Insomma bisogna serrare le fila, puntare a fare punti anche su campi difficili (vedi l'Olimpico di Roma) proprio per accarezzare quel sogno di salvezza al quale crede ancora tutto l'entourage granata, presidente Iervolino e direttore Sabatini in testa. Poi è chiaro che il responso finale sarà del terreno di gioco ma provarci è il minimo che si possa e debba fare. Peccato che la squadra perda pezzi importanti per la corsa salvezza. Dopo Mamadou Coulibaly ecco fermarsi Diego Perotti. Per lui stagione forse già finita ma ci chiediamo: è mai iniziata? Un interrogativo che lasciamo all'intelligenza dei nostri lettori perchè perdere tanti pezzi, molti arrivati anche dal "last minute" del mercato di riparazione di gennaio non rappresenta un buon viatico per la salvezza. E di strada per quell'obiettivo se ne dovrà fare davvero tanta....

Sezione: Editoriale / Data: Sab 26 marzo 2022 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
vedi letture
Print