È partita ufficialmente la stagione della Salernitana 2023/2024. Buona la prima per la truppa di Sousa che ha battuto la Ternana, squadra di categoria inferiore, col minimo scarto e col minimo sforzo. La gara contro gli umbri (insieme a quella di una settimana prima contro l'Augsburg per il Trofeo Iervolino) ha messo però in evidenza ancora una volta quelle che sono le problematiche della squadra granata. Si sono intraviste buone cose, quelli scesi in campo hanno dimostrato più o meno quanto di buono si era già visto lo scorso anno, Candreva e Kastanos sono già in forma campionato, Lassana Coulibaly continua a dominare il centrocampo mentre Gyomber resta il muro difensivo che ormai abbiamo imparato a conoscere. Da questo punto di vista la società ha ragione, la base è buona ed è migliore di quella dello scorso anno quando di questi tempi la Salernitana giocava (e perdeva) con il Parma schierando Mantovani, Sy, Kechrida, Valencia, Capezzi e Cavion. È però deludente il fatto che al 14 agosto il club granata ha ufficializzato solo l'acquisto del portiere di riserva Costil. Troppo poco in un mese e mezzo. Siamo sicuri che a fine mercato la squadra sarà forte e competitiva ma non ci aspettavamo questo immobilismo nella voce acquisti e cessioni. Tante trattative ma difficoltà e troppa attesa nel chiuderle. Si aspetta qualche giorno in più per arrivare a calciatori di livello più alto, può essere una scelta giusta ma è comunque rischiosa soprattutto nel caso di calciatori giovani e provenienti dall'estero, che hanno bisogno di un tempo fisiologico di adattamento. Ma di tempo non ce n'è, il campionato non ti aspetta, i punti valgono tanto sin da subito e la Salernitana è attesa da tanti scontri diretti nelle primissime giornate. Affrontarli con una squadra ancora da amalgamare non è il massimo. Dovessero poi arrivare giocatori già pronti come Vilhena, Piatek, Dia e Candreva il discorso cambierebbe. Il rischio però c'è sempre. Ai granata non servono solo quei 3-4 titolari ma anche le eventuali alternative per completare la rosa. E qualcuno di questa poteva anche arrivare prima, per poi concentrarsi negli ultimi giorni sui colpi più importanti. A questo punto la Salernitana si sarebbe potuta presentare all'Olimpico con una squadra più pronta. E invece sarà in piena emergenza, anche a causa dei tanti infortuni. La speranza però è l'ultima a morire. Serve ottimismo, a Roma si può fare una buona gara e al primo settembre ci sarà una squadra forte e all'altezza. Resta però la delusione di 45 giorni di mercato e un ritiro intero senza nuovi acquisti, non il massimo per una squadra e una società ambiziosa come quella granata.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 15 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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