"Quella di domenica è stata una giornata dai due volti. Sicuramente è stata una sofferenza non poter essere a Roma al fianco della squadra, per noi in particolare che siamo abituati a seguire la Salernitana dappertutto a prescindere da classifica, categorie, presidenti e obiettivi. Però è stato altrettanto bello radunare gli amici nella nostra sede di Fratte e condividere emozioni straordinarie. Ero certo che potessimo fare una grossa partita, ma il 3-1 finale è andato oltre ogni più rosea aspettativa. E' stata una Salernitana bella, organizzata, coraggiosa, di qualità. Sono convinto che l'allenamento a porte aperte abbia fatto la differenza, in campo vanno i calciatori ma la nostra tifoseria trasmette un'energia, una carica e una motivazione che incide notevolmente. Il cosiddetto dodicesimo uomo, quello che seppe trascinare i granata in A pur in epoca di chiusure e pandemia. Ora l'appello è quello di andare tutti allo stadio per battere la Cremonese, consapevoli che dobbiamo restare con i piedi per terra e che l'esperienza col Lecce non va ripetuta. Stiamo sognando ad occhi aperti, siamo rappresentati da una grandissima società ma è necessario garantirsi la salvezza prima di fare voli pindarici. La vittoria farebbe la differenza, ma siamo in una condizione in cui anche il punto può muovere la classifica e tenere a debita distanza le dirette concorrenti. E poi...chi vieta di pensare che possiamo vincere a Firenze?". Così il presidente del Club Mai Sola Antonio Carmando intervistato dalla nostra redazione.

Dopo aver chiesto in diretta alla società di rinnovare il contratto a Gyomber, Carmando prosegue parlando della tifoseria e delle tante iniziative del suo club: "Abbiamo condiviso il comunicato degli ultras, si sta creando un clima importante tra le varie anime del tifo. Amiamo tutti la stessa squadra, le spaccature non avrebbero senso e uniti si vince, come recita lo stendardo enorme che esponiamo da quasi due anni nei distinti. La tifoseria è una componente essenziale, siamo più determinanti di quanto noi stessi possiamo immaginare. E' la nostra passione a spingere la proprietà a fare sacrifici economici, investimenti e progetti. Insieme possiamo toglierci tanti sassolini dalle scarpe dopo anni bui e di sofferenza, in cui il clima era teso anche se si vincevano i campionati. Quanto a noi, la forza del mio gruppo è quella di aver spinto la Salernitana specialmente nei momenti di difficoltà. Nel giugno del 2019 dovevamo giocarci i playout, rischiavamo la C e quasi il centenario stava passando in secondo piano. Così, da pazzi innamorati, decidemmo di imbandierare tutto il quartiere Fratte, nel nostro piccolo lanciammo un segnale. Riportare i giovani allo stadio è sempre stato il nostro cavallo di battaglia, sarebbe bello se ai neonati donassero una maglietta granata come accade a Bergamo per creare subito appartenenza. Ringrazio i miei soci, la mia seconda famiglia, per le tante iniziative anche a sfondo sociale che hanno riscosso successo. Nel nostro club abbiamo parlato di oncologia, violenza sulle donne, razzismo, immigrazione, povertà, adozioni a distanza. Presentiamo libri e coinvolgiamo i ragazzini in tante cose. Siamo stati negli ospedali a fare doni, raccogliamo generi alimentari. A breve riproporremo il Best Player Award e premieremo il calciatore che si è maggiormente distinto. Il covid ci ha frenato, ora ripartiamo. Più forti di prima. Perchè la Salernitana non sarà mai sola".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 02 novembre 2022 alle 21:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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