"La scelta di Castori è stata ponderata e intelligente. La Salernitana si è affidata ad un allenatore che conosce l'ambiente, che l'anno scorso ha fatto benissimo nella sua parentesi a Trapani e che è molto esperto in questa categoria. Il mio ritorno? Non c'è mai stato nulla di particolarmente concreto, sicuramente ci sono ottimi rapporti con la proprietà e con la dirigenza e chiunque lavorerebbe volentieri in una grande piazza come quella granata". Esordisce così Stefano Colantuono ai microfoni di TuttoSalernitana. Il tecnico, sondato dalla società poco dopo l'addio di Gian Piero Ventura, potrebbe a breve iniziare una nuova avventura professionale in veste di dirigente a San Benedetto: "Vuol dire che ci stiamo facendo  vecchi. Battute a parte, è una proposta stimolante e che sto valutando con grande attenzione. Anche in questo caso stiamo parlando di una piazza calda, simile a quella di Salerno. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, è evidente che prendere Maxi Lopez, Botta e Nocciolini è sinonimo di ambizioni. Mi sembra chiaro l'obiettivo di tornare in serie B".

A proposito di obiettivi, Colantuono parla di quello che sarà il mercato della Salernitana: "Stanno arrivando giocatori di categoria. Leggo anche altri nomi che indubbiamente innalzerebbero il tasso tecnico dell rosa. Tutino è un giocatore molto interessante, ebbi modo di parlarne a Fabiani già durante la mia esperienza a Salerno. Se Andrè Anderson torna e ha le motivazioni giuste può fare la differenza in questa categoria, stesso discorso per Cristiano Lombardi. Certamente ogni allenatore vorrebbe partire per il ritiro con una rosa quanto più completa possibile, nel mio secondo anno in granata tutto sommato le cose andarono in quella direzione. E' un vantaggio per un tecnico, ma bisogna anche tener conto che non è semplice fare mercato in un periodo così particolare. C'è ancora tempo a disposizione per consegnare a Castori una squadra competitiva". Inevitabile una domanda su Lamin Jallow: "Non vivo la quotidianità granata e non sta certamente a me dire se lui e Giannetti debbano andar via o meritino la riconferma. Lamin lo volli fortemente, convinto potesse essere un giocatore di spessore e di grande prospettiva. Purtroppo non svolse il ritiro e questo fattore ha inciso. Stiamo parlando di un calciatore sicuramente bravo, ma a quanto ricordo ha avuto problemi con parte della tifoseria. La società prenderà la decisione migliore".

Infine una battuta sulla contestazione, sulla spaccatura tra squadra e società e sulla futura diserzione: "Se parliamo di mercato possiamo senza dubbio dire che manca qualcosa e che agire in tempi rapidi è sempre un vantaggio per tutti. Ma è un discorso completamente diverso se si afferma che questa società non voglia vincere. Il campionato di serie B è difficile, ma è nell'interesse di Lotito, Mezzaroma e Fabiani conquistare la promozione. Ma avete idea di quanti introiti ci sarebbero? Il ritorno economico non sarebbe indifferente. Tutto sommato l'anno scorso era stata allestita una squadra competitiva, ben messa in classifica fino al 45' dell'ultima partita. Anche sotto la mia gestione, al netto delle tre sconfitte consecutive e delle mie dimissioni per problemi familiari, ci ritrovavamo a poche lunghezze dall'ottava piazza e, in precedenza, occupavamo addirittura la seconda e la terza posizione. Sono convinto che l'Arechi a porte aperte poteva cambiare l'epilogo della stagione, ripartire senza pubblico è un grosso handicap per una piazza determinante come quella granata". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 16 settembre 2020 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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