I nostalgici del calcio, quelli che peccano talvolta volutamente di memoria corta, attribuiscono ad Aniello Aliberti i meriti della promozione in A e di alcuni campionati obiettivamente indimenticabili negli anni 90. Completezza d'informazione, tuttavia, vorrebbe che venissero egualmente menzionate le salvezze stentate, le stagioni anonime (da galleggiamento, per usare un termine ormai di moda a Salerno), i tanti acquisti sbagliati, la retrocessione in C a suon di record negativi infranti, l'esclusione dalla B per milioni e milioni di euro di debiti, la ripartenza dalla terza categoria e l'onta finale del fallimento. Nel 1999-00 ci fu una settimana di "ordinaria follia" calcistica culminata con una serie di scelte che non consentirono alla Salernitana di lottare per la promozione. In panchina c'era Cagni, capace di passare dall'ultimo al sesto posto con una rosa di enorme qualità ma molto giovane. Dopo il pari di Monza, tuttavia, la società decise incredibilmente di esonerarlo richiamando Adriano Cadregari, silurato alla quinta giornata dopo aver incassato 11 reti in 450 minuti perdendo 3 gare su cinque. Si giocava il derby col Savoia, i granata persero malamente per 3-1 sfaldandosi dopo l'illusorio vantaggio di De Cesare. E' stata l'unica vittoria esterna in cadetteria nella storia dei bianconeri. La sera stessa Cadregari rassegnò le dimissioni consigliando ad Aliberti di richiamare Cagni. La settimana successiva il cavalluccio marino vinse 4-2 sul campo della corazzata Sampdoria. 

Sezione: News / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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