Abbiamo parlato la settimana scorsa della necessità di consentire a tantissimi giovani del territorio di svagarsi attraverso lo sport dopo settimane e mesi di tensioni, quarantene e divieti. Molti sport individuali sono ripartiti da tempo, complice la possibilità di mantenere le distanze e l'esiguo numero di partecipanti. I runners hanno ripreso a correre anche senza mascherina, a tennis si gioca, le palestre sono gremite e stanno rispettando quanto imposto dal Governo. All'appello mancano soltanto il calcio, il calcetto e la danza. Stando a quanto dichiarato dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, qualora la curva dei contagi dovesse mantenersi costante o addirittura calare ulteriormente, i cancelli delle strutture sportive riapriranno i battenti il prossimo 15 giugno. Salerno e provincia fremono, del resto ci sono campi come l'Ultimo Minuto, l'F6, il San Matteo e tanti altri che vanno avanti con il sacrificio economico dei proprietari e che hanno bisogno di ripopolarsi per ragioni sociali, ma anche economiche. A quanto filtra, però, l'ultima parola sarà data alle singole regioni. L'assessore allo sport del Comune di Salerno Angelo Caramanno predica prudenza, il Governatore De Luca ha palesato un certo scetticismo e potrebbe chiedere di attuare misure preventive rigidissime: docce ognuno a casa propria, partite con un massimo di dieci persone e senza spettatori a bordo campo o sugli spalti, pulizia e igienizzazione tra una partita e l'altra e misurazione della temperatura corporea. Sono, ovviamente, soltanto indiscrezioni, ma la sensazione  è che a breve ci sarà una svolta. Spiragli anche per stadi a porte aperte a partire da fine luglio, esclusivamente in quelle regioni con contagi vicini allo zero e senza tifosi ospiti. 

Sezione: News / Data: Mer 03 giugno 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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