Il Palermo dei petrodollari cerca ancora il primo acuto al Renzo Barbera e la piazza se lo attende domenica contro la Salernitana, quando lo stadio siciliano vedrà il pubblico delle grandi occasioni. Questa sfida tra rosanero e granata, a dispetto di una classifica non eccezionale per ambedue le compagini, sembrerebbe avere il sapore del big match, di uno scontro promozione, benché si sia soltanto all'ottava giornata di un torneo cadetto di per sé lunghissimo e destinato a decidersi in primavera. Che partita potrebbe andare in scena a Palermo? sulle panchine delle due contendenti siedono due tecnici votati al calcio offensivo e al dominio della partita, con il pensiero di segnare una rete più degli avversari e con abbondanza di calciatori dai piedi buoni in campo in contemporanea. Per la Salernitana di Martusciello quello contro i siciliani di Dionisi, potrebbe essere un incontro differente dai precedenti, perché le avversarie dei campani finora non hanno provato a fare la partita, iniziando accorti e mirando a chiudere gli spazi e limitare le armi granata.
In casa e in trasferta il club del presidente Busso ha sempre per larghi tratti tenuto il pallino in mano, prevalendo per possesso palla e per presenza nella metà campo rivale, pagando però troppe volte dazio in fase difensiva nelle sortite offensive altrui. Il Pisa all' Arechi ha vinto di ripartenze e di cinismo mentre il Catanzaro si è chiuso sapientemente, così come il Cittadella dopo il vantaggio lampo. In trasferta nessuno ha mai messo sotto a lungo e con continuità la Bersagliera e le sfide sono state aperte e a fasi alterne fino alle battute conclusive. Ebbene domenica potrebbe essere la prima volta in cui l'avversario della Salernitana proverà a partire forte e a imporre ritmo e gioco al match, provando a schiacciare i granata nella propria metà campo e a ridosso dei propri sedici metri, magari collezionando calci piazzati e corner. Come potrebbe reagire una squadra tecnica e più portata ad offendere che a chiudere spazi e linee di passaggio e a schermare bene la retroguardia in situazioni di pressione avversaria?
La squadra campana è noto sia priva di centrocampisti abili in interdizione e nell'abbassarsi a protezione della difesa, così come la stessa retroguardia, pur in netta crescita con due clean sheet consecutivi, sarebbe tutta da testare in contesti di forcing rivale e di necessità di difendersi più bassi. Va detto che il Palermo ha palesato inattese difficoltà di gioco e di manovra in casa contro avversari che li attendevano per poi ripartire negli spazi con gamba e intensità, mentre è andato maggiormente a nozze in trasferta laddove beneficiava di spazi più ampi in cui scatenare la rapidità e la tecnica di base delle sue mezze punte e dei suoi mediani di inserimento. Il desiderio dei rosanero di Dionisi di invertire il trend casalingo e di dimostrare di meritare un ruolo di reginetta della serie B dovrebbe costituire un buon propellente, insieme ad un ambiente infuocato, per provare a dominare il match e a sbilanciarsi in avanti. La Salernitana potrebbe anche essa, a condizione di dimostrarsi solida nel blocco basso quando dovrà rinculare e difendersi dal Palermo, sfruttare spazi invitanti nella metà campo siciliana e provare ad attaccare sugli esterni e in profondità una fase difensiva palermitana che tutto ha dimostrato tranne che di essere impenetrabile.
Giocatori come Braaf, il rientrante Kallon, Verde e uno tra Tello e Soriano potrebbero esaltarsi avendo campo a disposizione e magari più libertà del solito in fase di palleggio e di costruzione dalla cintola in sù. Una Bersagliera solida e capace di soffrire dietro ma pronta a mordere e a ribaltare il fronte spesso e volentieri potrebbe rivelarsi una primizia bella a vedersi, come pure lo sarebbe osservare carattere e personalità a cospetto di un avversario blasonato e di uno stadio importante. La differenza, tuttavia, domenica al Barbera potrebbe essere fatta in attacco, al centro dell' attacco precisamente, ciò perché qui il gap tra rosanero e granata appare più marcato. E francamente un po' preoccupante. Dionisi può contare su due prime punte con i controfiocchi come il probabile titolare Henry e la riserva di lusso Brunori, bomber che ha dimostrato quanto possa avere il piede caldo in cadetteria, mentre Martusciello sfoglierebbe la proverbiale margherita per scegliere se rispondere con il giovane Wlodarczyk o con l' esperto Simy (Torregrossa pare stavolta essere più indietro nelle preferenze del trainer ospite).
Negli altri reparti siciliani e campani, almeno a livello di formazione titolare, solo considerabili di pari livello e di pari esperienza e qualità, ma si sa quanto i terminali offensivi e la loro prestazione possa incidere nel risultato finale di match altrimenti incerti ed equilibrati come da tradizione del secondo campionato nazionale. Le due squadre potrebbero mettersi a specchio dal primo minuto, con il meglio sulla trequarti, anche se Martusciello potrebbe più di Dionisi sorprendere il collega con qualche novità in partenza. Potrebbe essere la partita del rilancio nel centrocampo granata dell'ex Benevento Tello, atleta talentuoso e tecnicamente pregevole che finora ha peccato in ritmo e continuità, ma che nell'ultima uscita casalinga contro il Catanzaro ha offerto una mezzora volitiva e alquanto positiva, così come ci si potrebbe attendere una prova gagliarda e incisiva del nigeriano Simy, quello che tra gli attaccanti campani pare godere del migliore stato di forma.
Nella ripresa, tra i cambi che l'ex mister di Lazio ed Empoli potrebbe sfoderare per aggiudicarsi la contesa, spiccherebbe Kallon, attaccante esterno che dovrebbe scalpitare dalla voglia di lasciare il segno dopo aver dovuto mordere il freno a causa di ben quattro turni di squalifica. La Bersagliera proverà dunque a pungere e a non subire troppo i padroni di casa, ma inevitabilmente, per vedere crescere le possibilità di uscire indenni dal Barbera, dovranno esprimersi su alti livelli elementi come Sepe e Ferrari, attesi a molteplici sollecitazioni. Definire la sfida di domenica un esame di maturità sarebbe abusato ma dire che il prossimo ostacolo fornirebbe altri interessanti dati per pesare il valore del roster salernitano in un diverso contesto tecnico ed ambientale potrebbe, invece, essere più che veritiero.
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