Il derby che torna, domenica, dopo quattro anni tra Salernitana e Juve Stabia è una gara diversa, forse anche speciale rispetto alle altre in questo campionato di serie B. Certo i granata sono alle spalle delle vespe stabiesi in una classifica molto corta ma va considerato anche l’entusiasmo che una neo promossa come la Juve Stabia ci sta mettendo in questo primo scorcio di campionato raggiungendo anche risultati forse insperati alla vigilia.
«E’ anche giusto e giustificato che la squadra stabiese viva questo momento anche se sono convinto che la Salernitana certamente riuscirà a riprendersi presto». E se lo dice un grande ex come Roberto Chiancone che ha giocato in entrambe le squadre ma che da salernitano verace domenica certamente tiferà per la squadra di Stefano Colantuono.
«Ha bisogno di punti questa squadra granata e non può più perdere terreno per non essere coinvolta nella zona bassa della classifica dove si trova attualmente» Settant’anni portati benissimo, un grande passato alle spalle da centrocampista di quelli, cioè, che giocavano a testa alta e che mettevano con i loro lunghi lanci palloni invitanti per gli attaccanti, Roberto ha disputato 93 gare con la maglia della Salernitana tra il 1981 e il 1983 realizzando anche quattro gol prima di trasferirsi, dopo aver militato nella Reggina prima e poi nel Campania Puteolana proprio alla Juve Stabia che in quel periodo giocava in C2 e nelle cui fila tra il 1986 e il 1988 ha disputato 89 incontri.
«Ammetto che sono stato bene sia a Salerno ma anche a Castellammare di Stabia. Erano altri tempi, è vero, con il calcio che si sentiva in un altro modo ma sono contento di aver dato il mio piccolo contributo di calciatore sia ai granata salernitani che alle vespe stabiesi»
Che domenica, come dicevamo, tornano a confrontarsi all’Arechi. Ecco, come vedi questa gara, Roberto?
«Diciamo che la Juve Stabia ha una buona classifica, frutto anche del bel gioco che soprattutto fuori casa sta davvero esaltando la compagine stabiese. La Salernitana ha avuto dei problemi iniziali, sta cercando una sua identità proprio per riprendersi in una classifica che attualmente la penalizza. Sono convinto, però, che sarà una grande gara con lo spettacolo che non mancherà nei novanta minuti di gioco»
C’è un calciatore granata attualmente in rosa che possiamo paragonare a quel Chiancone che abbiamo conosciuto e ammirato ben 43 anni fa con la maglia granata?
«Diciamo che il calcio moderno non ci consente di fare questo genere di paragoni. Ho visto, però, in questa squadra granata buone individualità e penso che a centrocampo quel giovane della Fiorentina, Amatucci sia un ragazzo interessante che certamente verrà fuori alla grande»
Quali sono state finora le carenze in questa Salernitana?
«Forse anche la mancanza di risultati ma anche la fortuna ha voltato le spalle alla squadra granata. In molte partite, anche in trasferta, ho avuto modo di vedere una squadra molto compatta, che poteva portare a casa anche l’intera posta in palio ma che poi con qualche episodio sfavorevole ha dovuto lasciare anche i tre punti agli avversari»
Anche il modulo attuato dal tecnico poi esonerato potrebbe essere stato penalizzante. Non credi?
«Non direi, il calcio è sempre lo stesso anche se rispetto agli anni in cui giocavo io qualcosa è cambiato. Cosa voglio dire che se ti riferisci anche all’avvicendamento di Martusciello con Colantuono penso che sia quasi logico che ci sia stato anche perchè quando non si vince il primo a essere messo in discussione è il tecnico. Nessun modulo penso possa mettere in difficoltà il lavoro di un allenatore. Se ci sono calciatori validi, in grado di dare il massimo allora si va avanti con il vento in poppa altrimenti è normale altrimenti chi guida la squadra rischia seriamente»
La Juve Stabia, invece, sta davvero giocando bene e merita la classifica attuale, non credi?
«Sono d’accordo ma ripeto gli uomini, i calciatori sono quelli che fanno la differenza. A Castellammare c’è l’entusiasmo ma la squadra gioca anche bene con un tecnico come Pagliuca che ha fatto il miracolo di vincere in serie C e non è facile arrivare primi in un campionato di terza serie com’è quello attuale e poi con pochi e mirati innesti in serie B, con l’entusiasmo anche di una neo promossa si trova già con 22 punti dopo 16 giornate di campionato»
Pensi che anche l’attuale ibrida gestione societaria possa in un certo qual modo influenzare l’attuale campionato con una classifica non da Salernitana?
«Guarda sono due cose distinte. Il calciatore che va in campo, che porta questa casacca granata che pesa tanto non credo possa pensare a cosa avvenga in società. Vuole cercare di vincere sempre. Poi quando dietro l’angolo si trova sempre l’imponderabile si cerca di abbinare le due cose. Ma credimi, io che ho fatto il calciatore tanti anni fa quando scendevo in campo con i miei compagni volevo solo regalare tante soddisfazioni al nostro pubblico»
Ecco, a proposito del pubblico, Roberto quando pensi possa influire domenica la spinta dei tifosi di fede granata in una gara importante come quella contro le vespe stabiesi?
«Tantissimo direi perchè quella eccezionale curva sud Siberiano è sempre pronta a spingere i propri beniamini anche in momenti difficili. Questo è un momento difficile, sia chiaro perchè anche all’Arechi la squadra spesso ha tante amnesie, non riesce ad avere la forza per aggredire gli avversari. Però segnali di grande ripresa ci sono stati sia contro la Carrarese che a Modena, sabato scorso.
Quattro punti in due gare che fanno morale anche se dispiace molto che il tecnico debba fare a meno di un calciatore come Reine-Adelaide che quando ha giocato ha sempre fatto vedere la differenza sul terreno di gioco. Il rientro di Tongya non è da sottovalutare ma in fase offensiva bisogna avere tanta volontà e tenacia per mettere in difficoltà gli avversari. Solo così si riuscirà a riemergere e penso che in queste due gare interne consecutive (contro il Brescia si giocherà venerdì prossimo) la squadra darà il massimo»
Per finire: per chi tiferà Roberto Chiancone in questa gara amarcord per lui?
«Penso che il dubbio possa essere subito fugato in quanto sono nato a Salerno e ho giocato con questa maglia granata. Aggiungo anche che i miei ricordi di oltre quarant’anni fa a Castellammare, quando ho anche indossato la casacca delle vespe, sono ancora nitidi. Dunque un vantaggio per la Salernitana c’è tranquillamente anche se dico che bisogna fare molta attenzione alla Juve Stabia, squadra giovane, imprevedibile e pronta a non arrendersi mai», conclude Chiancone.
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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