Il Torino di Juric a meno di un anno di distanza raccoglie con gli interessi a Salerno quanto aveva lasciato nella sua precedente apparizione all'Arechi. Non domina la gara ma coglie meritatamente e senza troppo sudare una vittoria rotonda contro una Salernitana con tanti limiti ma che paga anche tutta una serie di episodi sfavorevoli. Le prime due reti del Toro sono a dire poco fortunose, per la prima basta vedere le immagini mentre per la seconda Bellanova si invola sulla fascia destra e salta Bradaric calciandosi il pallone sul volto. Ai granata manca un rigore netto su Cabral e gli uomini di Sousa possono, inoltre, imprecare per un palo interno colpito dallo stesso portoghese allo scadere della prima frazione di gioco, rete che poteva cambiare la ripresa. Detto ciò va rimarcata però quella che pare essere la vera anomalia dell'attuale situazione del club di Iervolino, ovvero lo stare svolgendo ora, in pieno settembre ed in pieno campionato, quelle prove tattiche e quel lavoro di inserimento dei nuovi calciatori che si è soliti fare durante i ritiri estivi negli assolati giorni di luglio. Con sette nuovi innesti giunti tra metà e fine agosto, e per di più provenienti dall'estero e da tornei calcistici inferiori o comunque ben diversi dalla massima serie italiana, è inevitabile servano diverse settimane di lavoro e svariate prove tattiche per ricercare l'assetto più idoneo a fare meglio emergere le qualità e le caratteristiche individuali di elementi che non si conoscono. Sousa sta facendo quello che in realtà doveva essere fatto in estate, tra Rivisondoli e Fiuggi e non in settimane dove bisogna preparare sfide con i tre punti in palio e presentarsi al cospetto di avversari rodati e ricchi di esperienza, come questo Torino di stasera. Il tecnico lusitano inizia la gara con il consueto 3-4-2-1 e schierando Jovane Cabral e Candreva dietro l'impalpabile Botheim per poi presentare nel secondo tempo un inedito e offensivo 3-4-3 laddove Bradaric passa nei tre dietro e Candreva lo sostituisce sull'out mancino della mediana, pronto nelle intenzioni di Sousa ad innescare un tridente imperniato su un roccioso Ikwuemesi e gli sguscianti esterni Cabral e Tchaouna. Martegani, dopo apparizioni nella batteria dei trequartisti, compare in mediana davanti alla difesa per dettare i tempi e cercare di limitare le ripartenze rivali, ma finendo per sbilanciare la squadra ed esporla alle scorribande dei torinisti. Per Sousa, che è normale possa in questo contesto sbagliare qualche mossa, è una lotta contro il tempo per trovare la quadratura del cerchio ed individuare un undici base affidabile, dando a ciascuno la migliore collocazione in campo. Al di là dei fondamentali recuperi di giocatori imprescindibili come Lassana Coulibaly e Dia bisogna che Sousa inserisca al più presto i nuovi arrivati, amalgamandoli alla vecchia guardia e dando loro ancora minutaggio. Se chi dovrebbe essere veterano offre prestazioni scialbe ed inconcludenti come i due norvegesi ben venga allora la fiducia nei nuovi arrivi, che probabilmente dovranno migliorare giocando. È lotta contro il tempo, quel tempo che sembrerebbe, tuttavia, non esserci per Sousa e il suo staff tecnico, con il campionato che è già alla quarta giornata e che riserverà altre tre gare difficili nei prossimi dieci giorni. I granata e Sousa hanno come avversario quel tempo che dovrebbe trascorrere per poter rivedere in campo Coulibaly e Dia e che sarà scandito dai medici e soprattutto quel tempo che separa la Salernitana da un mercato di gennaio che potrebbe essere ben più di riparazione per il cavalluccio marino che per molte altre squadre di massima serie.

Sezione: News / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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