Ormai prossimo alla firma, spetterà a Fabio Liverani  l'arduo compito di salvare la Salernitana dalla retrocessione o, forse, più realisticamente chiudere con dignità la stagione per programmare quella successiva, che oggi porta il nome della seconda lettera dell'alfabeto. È una parola che non ci sentiamo di pronunciare, un po' per scaramanzia e un po'  perché  nel calcio non bisogna mai dare nulla di scontato, nonostante la  retrocessione sembrerebbe ormai quasi  dietro l'angolo. Certo, parlare di quanto accaduto non produce punti né può cambiare le sorti passate, tuttavia appare lecito chiedersi del motivo per cui la società granata abbia così tanto tergiversato prima di esonerare Inzaghi.

Sicuramente l'impegno e la tenacia da parte dell'ormai ex tecnico granata non sono mai mancate, ma sotto la sua gestione la Salernitana non ha mai realmente svoltato, né sotto il profilo della classifica, dove ha collezionato due sole vittorie in sedici incontri né, tantomeno, sul piano del gioco con la squadra apparsa il più delle volte povera di idee nella costruzione del gioco, anche con avversarie potenzialmente di pari valore come Cagliari, Genoa, due volte e Empoli.

Spiace per Inzaghi che si giocava tanto dopo l'esperienza negativa in massima serie con il Benevento e quella ancora prima con il Bologna, non entusiasmante. Ma nel calcio, si sa, contano i risultati, e questi non sono stati affatto dalla sua parte. La palla passa ora a Liverani che dovrà innanzitutto trovare le giuste corde per motivare una squadra uscita con le ossa rotte venerdì scorso. 

Sezione: News / Data: Dom 11 febbraio 2024 alle 00:01
Autore: Armando Iannece
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