Le distanze, lui, era stato costretto a prenderle con un po' di anticipo rispetto a tutti quanti gli altri. Per motivi ben diversi dalla pandemia. Perché ancor prima dell'emergenza Covid-19, Milan Djuric era stato obbligato da un fastidioso problema al piede a rispettare quelle che sono poi diventate in modo ancora più restrittivo delle regole ferree per un Paese intero. Purtroppo per Ventura, che proprio sul più bello si era ritrovato a non poter più contare sul suo ariete. Lontano dal rettangolo verde e da quel pallone che fino a metà febbraio era stato il migliore amico del bosniaco. Come mai era capitato prima di allora. Quota 9 gol in 23 partite di campionato e la prima doppia cifra della sua carriera ad un passo. Un passo che a quel punto sembrava davvero brevissimo. Poi, però, proprio sul più bello invece di farlo in avanti, quel passo l'attaccante granata è stato obbligato a farlo all'indietro. Prima per colpa dell'infortunio che l'ha costretto a saltare 3 giornate del girone di ritorno (Frosinone, Venezia e Perugia) e successivamente per colpa dello stop forzato dei campionati che inevitabilmente hanno annebbiato tutto quello che di buono l'ex Cesena aveva fatto fino a quel momento. Ma solo per un attimo, perché è stato impossibile ed è impossibile ancora oggi cancellare i suoi numeri.

L'ATTESA E così in attesa di capire se la stagione 2019-20 targata Serie B ripartirà, le prossime ore saranno decisive in tal senso, negli ultimi due mesi e mezzo Djuric ha avuto tutto il tempo a propria disposizione per dimenticare l'infortunio. Soprattutto il dolore, che nel recente passato lo stava condizionando anche al di fuori del campo da calcio. La conferma è arrivata immediatamente nei primi giorni di questa settimana quando ha (ri)abbracciato il suo amico pallone al Mary Rosy, perché con lui il metro di distanza non potrà mai esistere. In attesa di poter tornare a lavorare stabilmente in gruppo, protocollo a parte, per il bomber granata è il momento di rispettare un preciso piano di recupero per ritrovare la migliore condizione fisica ed essere regolarmente a disposizione per l'eventuale ripresa del campionato. Un momento che tutti, o quasi, si augurano avvenga davvero, di certo se lo augura Djuric che sogna la sua prima volta in doppia cifra: risultato che, come previsto da contratto, garantirebbe la conquista di un nuovo bonus economico che, stando ai rumors, potrebbe arrivare anche qualora raggiungesse quota 15 reti. Un ruolino di marcia che diventerebbe storico per un attaccante che per anni ha sì trascinato tra i cadetti tutte le squadre in cui ha giocato, ma mai a suon di gol. Ma questo leitmotiv potrebbe diventare molto presto soltanto una vecchia diceria. Perché dopo essersi sbloccato al termine della scorsa stagione (7 reti nelle ultime 10 gare ufficiali), in quella attuale potrebbe arrivare la definitiva consacrazione

L'OBIETTIVO Dieci partite a disposizione, qualora si ritornasse a parlare di calcio giocato, per aggiornare in modo sostanzioso il proprio curriculum. Non solo nella sezione gol, nel 2015-16 con indosso la maglia del Cesena toccò la quota più alta con 7 centri stagionali, ma anche in quella dedicata esclusivamente alla Nazionale bosniaca. Già a marzo scorso il ct Duan Bajevic era pronto a convocarlo per la semifinale playoff per la qualificazione a Euro 2020, ma l'infortunio non gli permise di essere presente nell'elenco dei convocati per un appuntamento che di fatto poi non si è più giocato. Esattamente come il campionato di Serie B che tra un mesetto, chissà, potrebbe però tornare a far parlare di se ed avere nuovamente come grande protagonista proprio Djuric, trent'anni compiuti il 22 maggio, con tanto di auguri su Instagram da parte di Dzeko, bomber della Roma e pilastro della Nazionale bosniaca. Se lo augura la Salernitana, se lo augura Ventura, che non vede l'ora di potersi affidare nuovamente al suo bomber per ritornare a sognare.

Sezione: News / Data: Gio 28 maggio 2020 alle 22:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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