Archiviata la parentesi Mondiale, almeno in chiave Salernitana, ora il focus è tutto sulla preparazione in vista del 4 gennaio, giorno in cui la Salernitana riprenderà il suo campionato, ospitando all’Arechi, il Milan.
In una stagione strana come questa, 2022-23, è importante, di nuovo, non sbagliare nulla. Sia dentro che fuori dal campo. Il 4 gennaio inizierà infatti una nuova stagione. È come se si iniziasse da un punto 0.5. Hai un punto di partenza, ossia i 17 punti conquistati in 15 partite, che ti consente di essere a +10 dalla zona retrocessione, precisamente dal 18esimo posto occupato dalla Cremonese; delle certezze, come le ottime prestazioni realizzate, nonché anche i risultati pesanti ottenuti contro avversarie superiori; a cui bisogna dare continuità, facendo finalmente quello step in più che, nelle precedenti 15 partite, la maggior parte delle volte, è mancato, soprattutto nelle ultime partite, a fronte di una poca lucidità, e che ti ha fatto perdere punti. Lucidità che bisogna assolutamente recuperare per non arrivare alla canna del gas, di nuovo, nelle ultime sfide. Ma soprattutto, non bisogna avere o arrivare a fine stagione, con tanti troppi infortunati, perché anche questo fattore potrebbe mandarti in malora una stagione, e lo si è visto nella prima parte di stagione.
Proprio per questo, ora come ora, dovrà essere anche brava la dirigenza a fare mercato, puntellando la squadra dove serve, prendendo riserve, o sostituendo calciatori - anche se per molti c’è tanto da obiettare, perché non meritano di essere ceduti. Uno su tutti, Tonny Vilhena, rovinato proprio dallo stesso allenatore, perché ha giocato sempre, mai a riposo, ed ha perso lucidità e pian piano fiducia nei propri mezzi - ma anche, se serve perché indispensabile, rinnovando la fiducia a chi ha il contratto in scadenza, esempio Bronn e Gyomber. Questo per tutti i ruoli, tranne l’attacco. Attacco che invece sembra anch’esso destinato a cambiare. Una sorta di rivoluzione dopo 6 mesi. Solo Dia e Piatek sarebbero confermati, gli altri sarebbero in uscita. Il caso più eclatante di questa lista trasferimenti, è Federico Bonazzoli. La società infatti, è in attesa di qualche offerta appetibile. Bonazzoli è uno di quei giocatori che il suo lo fa sempre, che sia da subentrato, che sia da titolare. Si nelle ultime partite non ha giocato al meglio, ma parliamoci chiaro, con Dia e Piatek avanti nelle gerarchie, quanto tanto spazio può trovare questo ragazzo? Infatti sarebbe utile reinventarlo. Sia perché il giocatore di fantasia che manca a questa squadra, lo potresti avere in casa, anche se si parla nelle ultime ore di un ritorno di fiamma per Djuricic della Sampdoria, ma parliamoci chiaro, poi mi posso anche sbagliare eh, se mi sbaglio rettificherò, ma Djuricic davvero si muoverà dalla Genova blucerchiata? Ma non perché Salerno e la Salernitana non siano mete ambite, anzi, per quello che quest’anno sta facendo la Sampdoria, non c’è proprio paragone tra le due squadre, ma perché il ragazzo classe 1992, è parte integrante del progetto blucerchiato. Non a caso ha giocato tutte le partite, realizzando anche 2 gol, segnati nelle sfide contro il Milan e contro il Bologna. Ma soprattutto, con Sabiri che sta facendo il devasto con il suo Marocco al Mondiale, avendo giocato con essa tutte e 4 le partite finora disputate dalla sua nazionale, di cui però solo una giocata partendo titolare, e realizzando in una di queste 4, ossia nella sfida contro il Belgio, anche un assist, e che quindi interessa a tante big, davvero la società blucerchiata sarebbe capace di cedere il trequartista serbo? Vedendo però i precedenti della società blucerchiata, non è che si sia dimostrata proprio impeccabile in fatto di scelte. Vedi Candreva ceduto, o anche lo stesso Bonazzoli, ceduti così, quando potevano essere fondamentali per la causa salvezza. Quindi potremmo aspettarci di turno. Continuando a parlare di Bonazzoli, la sua possibile cessione sarebbe una stessa scommessa persa dal presidente Iervolino in primis, su due fronti. Il primo è proprio il “fronte” Bonazzoli, il cui ritorno è stato tanto voluto dalla società granata, tanto che per Federico hanno fatto di tutto per accontentarlo, anche concentrandosi SOLO sulla trattativa per riportarlo a Salerno, perché è stata una trattativa estenuante a seguito delle richieste del calciatore onerose sullo stipendio. Ce si è fatta tutta una tarantella per riportarlo a casa al calciatore di scuola Inter, per poi – ed ora parliamo del secondo “fronte” -metterlo in lista trasferimenti, e provare a riportare a casa Milan Djuric, ossia l’attaccante a cui non avevi rinnovato il contratto, facendo così una mossa molto intelligente, anche vedendo chi ora hai in attacco perché hai fatto un salto di qualità?
Non ha praticamente senso, anche perché un nuovo Milan Djuric lo hai, ormai, da quest'estate, in Botheim. Perché ok la riconoscenza, ok che lo scorso anno comunque è stato utile, ma ormai, Djuric non è più un calciatore da Salernitana. La Salernitana ha assunto una dimensione tale per cui ci vorrebbero giocatori di categoria. Non più giocatori utili solo per una semplice lotta salvezza, ma utili per rimanere più e più stagioni in Serie A. Come non ha praticamente senso, dopo 6 mesi cedere Valencia, altro ragazzo che potrebbe essere reinventato. Perché non metterlo esterno, così da risolvere, almeno a sinistra, il problema esterno? A sinistra la riserva è mancata da inizio stagione. Ha giocato Mazzocchi in quella posizione non sua, nel mentre Bradaric non tornava dall’infortunio. Ed ora che Bradaric è tornato Mazzocchi è tornato a destra. Ma ora che è infortunato, il suo sostituto non può essere Sambia. Troppo alone di mistero dato su questo ragazzo, che se fatto crescere bene, poteva essere anche utile, ma a cui invece sono stati dati pochissimi minuti. Ed infatti si vira su qualcuno che già conosce Salerno e la Salernitana, ossia Nadir Zortea, che lo scorso anno a Salerno ha fatto molto bene (29 presenze,1 gol e 2 assist per l’esterno classe 1999), e che, in questa stagione, anche a Bergamo ha trovato finalmente il suo spazio. Con la maglia dell’Atalanta, infatti, ha giocato 8 partite.
Insomma, il 2 gennaio, giorno in cui inizierà veramente la sessione di mercato invernale, è alle porte. Ora quindi, tutti i vari scenari possibili ed inimmaginabili, sono solo voci che si susseguono impazzite. Da quel giorno, invece, si inizierà a fare sul serio.
Tutti sperano che questa sessione di mercato sia interpretata in maniera impeccabile, come lo si è stati dalla sconfitta contro il Parma di Coppa Italia. Una prima mossa ottima è stata fatta, ossia confermare Davide Nicola sulla panchina dei granata. Dare continuità fino a fine stagione e poi fare un resoconto finale, cambiando però a stagione in corso, solo in caso di necessità.
Un primo tassello, quindi, è inserito. Ora bisognerà metterne tanti altri, come ripetuto prima. E soprattutto si spera anche che questo primo tassello, non si rompa subito per non ricominciare di nuovo da capo.
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